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Francesca De Vito lascia il M5S alla Regione Lazio: “Alleanza con Zingaretti un tradimento”

Francesca De Vito se ne va sbattendo la porta. La grillina della prima ora, consigliera alla Regione Lazio da sempre contraria all’alleanza con il PD accusa il resto degli eletti di aver ceduto alle “lusinghe” di Nicola Zingaretti tradendo gli elettori. Ma sosterrà Virginia Raggi alle elezioni comunali di Roma.
A cura di Redazione Roma
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Il Movimento 5 Stelle perde un altro pezzo al consiglio regionale del Lazio. Se ne va Francesca De Vito, sorella del consigliere comunale Marcello De Vito, lui passato a Forza Italia. Grillina della prima ora, si iscriverà al gruppo misto: "Resterò fermamente all'opposizione come gli elettori mi hanno voluta ed il M5S aveva promesso e non aderirò a nessun'altra forza politica fino alla fine del mio mandato, a meno che gli attivisti e i portavoce fuoriusciti non decidano di creare un diverso soggetto politico, sulla base dei nostri principi originari".

"Ritengo che nel Lazio migliaia di elettori del M5S siano stati traditi da chi non ha avuto la forza di resistere alle "lusinghe" di Zingaretti ed è entrato in Giunta senza un voto di conferma da parte degli iscritti e malgrado lo stesso Governatore continui quotidianamente ad aggredire verbalmente la Sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi". Da sempre contraria all'ingresso del Movimento all'interno della maggioranza di Nicola Zingaretti, da mesi è in rotta totale con il resto del gruppo, in particolare con l'ex amica Roberta Lombardi, Francesca De Vito se ne va dunque rivendicando la coerenza con i principi dell'origine e con le battaglie storiche portate avanti.

"Non voglio risultare complice di tutti i silenzi relativi alla questione Tosini, ex dirigente regionale del settore rifiuti, al concorso di Allumiere o a quello della ASL di Latina e nemmeno voglio essere accostata ai voti favorevoli sul parziale ripristino di una quota dei vitalizi né al favore concesso con la proroga ai gestori delle slot machine, una nostra battaglia da sempre, a cui anche alcuni consiglieri di maggioranza hanno votato contro", attacca ancora nel suo lung post di addio, in cui descrive il M5S come una semplice appendice del PD.

Ma le divergenze non riguardano solo la politica locale, ma anche il nuovo corso del Movimento 5 Stelle con l'appoggio al governo Draghi e la leadership di Giuseppe Conte, con la trasformazione in un "partito a tutti gli effetti". La consigliera regionale non farà però mancare il suo appoggio a Raggi: "Resto vicina a Virginia alla quale auguro un secondo mandato come Sindaca perché Roma se lo merita".

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