Frana a Ventotene, l’appello del sindaco: “Tragedia sfiorata, ora rischiamo crolli peggiori”
"Siamo preoccupati: temiamo che a breve ci saranno altri cedimenti, ma non sappiamo come e dove potrebbe accadere". Gerardo Santomauro, sindaco di Ventotene, lancia l'allarme dopo la grossa frana avvenuta ieri nella località Moggio di Terra. A Fanpage.it il primo cittadino dell'isola in provincia di Latina racconta che da inizio anno i crolli sono stati costanti, motivo per cui è necessario un nuovo piano per mettere in sicurezza tutta l'area. "Cinquant'anni fa – spiega Santomauro – sono stati rimossi dei grossi massi per permettere la costruzione del porto, destabilizzando l'isola. Il vento e l'acqua hanno eroso i fondali, peggiorando la situazione". Nonostante il crollo, il Comune non si è fatto cogliere impreparato considerato il regolare monitoraggio dell'area negli scorsi giorni, anche tramite l'utilizzo di droni: "Ci aspettavamo qualcosa di grosso. Ieri siamo stati fortunati e non c'è stata una tragedia, ma non so se abbiamo esaurito la nostra riserva di fortuna".
Il riferimento è alle numerose persone che, nonostante i divieti, continuano a raggiungere località considerate a rischio come Moggio di Terra, mettendo a repentaglio la propria salute. In questi giorni il sindaco si è mosso in prima persona per aiutare le autorità a sgomberare l'area: "Erano tutti ignari del pericolo, tra barche e ragazzini su un gommoncino. Sono andato lì per mandare via tutti, ho dato una mano avvertendo del pericolo. Abbiamo dovuto anche insistere poiché molti non capivano la gravità della situazione". Con il rischio concreto di ulteriori frane anche più gravi, Santomauro lancia un appello: per Ventotene "serve un monitoraggio continuo e chiedo risorse per mettere in sicurezza l'isola. Serve un continuo controllo per fare in modo che tutti gli abitanti siano al sicuro. Non si sa cosa potrà accadere in futuro, chiedo anche per questo risorse per poter intervenire".
"A breve risorse per la viabilità alternativa"
La frana ha comportato grosse difficoltà in termini di viabilità lungo le vie principali di Ventotene, ma il sindaco Santomauro assicura che "a breve ci saranno risorse per creare viabilità alternativa", permettendo quindi di potersi muovere nuovamente per tutta l'isola. Il crollo di ieri ha isolato quindici abitazioni, un hotel e un centro velico, ma il Comune è al lavoro per tutelare i cittadini coinvolti: "Stiamo provvedendo – conferma Santomauro – a un tracciato alternativo per ricollegare le aree rimaste isolate e siamo riusciti ad aiutarli, ma dobbiamo assicurare loro di poter rientrare in sicurezza nelle loro abitazioni".
L'esperto: "Prevenzione fondamentale per evitare sciagure"
Ventotene, ma anche Ponza, Ischia e Procida, sono "isole che hanno una vita particolare perché, essendo vulcaniche, l'erosione è un fatto naturale". A dirlo a Fanpage.it è il professor Vincenzo Morra del dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse all'Università Federico II di Napoli. Morra spiega che in questi luoghi a rischio "la situazione va monitorata continuamente, motivo per cui bisogna stare molto attenti ed evitare di sostare". Sottolinea inoltre la difficoltà nel prevedere nuove frane: "La dinamica del pianeta è in continuo movimento e fenomeni del genere si ripetono sempre. Oltre all'attento monitoraggio serve una maggiore ricerca scientifica sul tema". Per il petrologo e vulcanologo la parola d'ordine è prevenzione: "In Italia serve prevenzione, è fondamentale per capire come evitare possibili sciagure, alla luce anche dei cambiamenti climatici. Serve la massima attenzione anche da parte delle istituzioni".