Fra Valdiserri investito e ucciso, il giudice: “Da Chiara Silvestri condotta grave e irresponsabile”
Chiara Silvestri, 24 anni, è stata condannata lo scorso luglio a cinque anni di reclusione, al termine del rito abbreviato, per aver investito e ucciso Francesco Valdiserri a Roma. Secondo il gup, la responsabilità dell'imputata è "grave e strutturata".
Il giudice ha messo anche in evidenza "quanto sia rilevante il ‘grado della colpa' nell'avere tenuto l'irresponsabile condotta di guida che ha determinato la morte di un ragazzo di 19 anni e messo a rischio la vita di almeno altre due persone oltre che la propria".
Nelle motivazioni della sentenza viene ricordato che il fatto è stato commesso dalla 24enne "dopo essersi vista sospendere la patente per sei mesi per essersi rifiutata di sottoporsi agli esami tossicologici dopo un controllo stradale mentre anche in quel caso era alla guida della sua auto, e da neopatentata".
Inoltre, ha sottolineato ancora il giudice, è stato documentato come l'imputata fosse affetta "da dipendenza da alcolici ed abuso di cocaina" nella primavera del 2023. La 24enne, ai domiciliari dal giorno dell'incidente, è risultata "positiva per l'assunzione di cocaina ecstasy e alcol".
Silvestri è accusata di omicidio stradale aggravato. Le indagini hanno dimostrato che ha provocato l'incidente mentre guidava la sua auto con un tasso alcolemico tre volte superiore al limite consentito su quel tratto di via Cristoforo Colombo (80 chilometri all'ora contro i 50 consentiti).
"Avevo bevuto, ma la cannabis l'ho fumata due giorni prima. Non ricordo il momento dello schianto, non stavo guardando il cellulare, ma i due ragazzi non li ho proprio visti", la versione della ragazza.
Valdiserri, morto all'età di 19 anni, stava rientrando a casa dopo una serata trascorsa al cinema.