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Fotografa la nipote di 5 anni che si spoglia in cameretta: nel pc migliaia d’immagini di bimbi nudi

Cinque anni di reclusione è la condanna in primo grado per uno zio, accusato di detenzione e realizzazione di materiale pedopornografico. Tra le foto nel pc c’erano anche quelle della nipotina.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Un uomo di quarant'anni ex dipendente delle Poste è stato condannato in primo grado a cinque anni di reclusione per detenzione e realizzazione di materiale pedopornografico. Arrestato, era in attesa del processo, come riporta Il Messaggero è arrivato il verdetto del Tribunale di Roma. Nel suo computer sono state trovati migliaia di contenuti multimediali di bambini. Foto e video di minori, anche molto piccoli, tra i quali c'erano le immagini della nipote di cinque anni. A seguito di una perquisizione nella sua abitazione nella provincia di Roma da parte degli agenti della Polizia di Stato, tutti i dispositivi elettronici sono stati sequestrati e passati al vaglio della Procura.

Zio fotografa la nipotina mentre si spoglia in cameretta

Secondo quanto ricostruito finora in sede d'indagine l'uomo nascondeva nel pc circa 1500 contenuti pedopornografici, tra i quali c'erano 1371 fotografie e 118 video. Tutto il materiale era archiviato secondo l'età dei bambini e le pratiche sessuali che venivano mostrate. Tra le foto conservate in archivio e catalogate per età dei bambini c'erano anche quelle della sua nipotina. L'aveva immortalata mentre si spogliava nella sua cameretta.

Quello accaduto nell'Area metropolitana di Roma è solo uno dei molti episodi in cui vittime sono i minori, anche molto piccoli. Una vicedna simile era accaduta nella Capitale a carico di un professore universitario quarantenne. L'uomo è a processo sempre per detenzione di materiale pedopornografico. In quel frangente a scoprirlo era stata la sua ex moglie. Sospettando che il marito la tradiva, ha rovistato tra le sue cose, fino a scoprire foto e video dal contenuto pedopornografico, che erano nascosti in alcune pennette usb e subito è scattata la denuncia alla polizia.

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