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Forni, pasticcerie e panifici sotto il controllo della ‘ndrangheta a Roma: oltre 40 indagati

Secondo gli investigatori della Direzione Investigativa Antimafia a Roma esiste una vera e propria ‘locale’, una struttura di coordinamento delle ‘Ndrine’ che si costituisce con almeno 49 affiliati.
A cura di Enrico Tata
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Forni, panifici, pasticcerie, pescherie, imprese di ritiro pelli e oli esausti. Tutte attività sotto il controllo della ‘ndrangheta. Secondo gli investigatori della Direzione Investigativa Antimafia era una vera e propria ‘locale', una struttura di coordinamento delle ‘Ndrine' che si costituisce con almeno 49 affiliati. L'apertura di una ‘locale' di ‘ndrangheta viene decisa dalla ‘mamma', cioè dalla ‘locale' di San Luca.

Su richiesta della Dda di Roma il gip ha autorizzato misure cautelari nei confronti di 43 persone. Sono attualmente in corso perquisizioni e sequestri anche su richiesta della Dda di Reggio Calabria.Per quanto riguarda il versante calabrese, risultano indagate 34 persone, di cui 29 si trovano in carcere e 5 ai domiciliari. Dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, favoreggiamento commesso al fine di agevolare l'attivita' del sodalizio mafioso e detenzione e vendita di armi comuni da sparo e armi da guerra aggravate.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli indagati romani avevano sotto controllo le attività, che però erano intestate a prestanome per provare a schermare la reale proprietà dei negozi. La ‘locale' voleva affermare la sua egemonia sulle attività del territorio e per questo i membri avevano realizzato accordi di spartizione con altre organizzazioni criminali che operano nella Capitale. L'organizzazione a Roma si preparava, secondo l'inchiesta Propaggine degli uomini del Centro operativo Dia della Capitale, a compiere delitti contro il patrimonio, contro la vita, l'incolumità individuale e in materia di armi.

Gualtieri: "Avanti così, duro colpo a mafie"

"Un pesante colpo alla criminalità organizzata oggi a Roma. Sgominata la prima ‘ndrina dentro la capitale dedita ad attivita' mafiose, che mirava al controllo di attività economiche in vari settori. Grazie alla Dia e alla Dda di Roma. Avanti così, contro le mafie, per la giustizia", ha commentato su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

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