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Fornaio aggredito nella notte da 5 ragazzini ad Artena: “Volevano un pezzo di pizza”

Setto nasale fratturato e una prognosi di venticinque giorni. È il bollettino medico del fornaio 40enne preso a calci e pugni da 5 giovanissimi ad Artena. Il gruppo è stato identificato all’alba. Le accuse sono di minacce e lesioni gravi.
A cura di Enza Savarese
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Preso a calci e pugni per non avergli venduto un pezzo di pizza. Succede nella notte nel Comune di Artena, in provincia di Roma. Vittima un fornaio quarantenne, che si trovava nel suo negozio. L'uomo è stato raggiunto intorno alle due di notte di lunedì 28 aprile da un gruppo di giovanissimi. Sul posto i carabinieri della compagnia di Colleferro e i sanitari del 118 che hanno soccorso la vittima. Il quarantenne è arrivato al pronto soccorso con fratture e lesioni al volto. Per lui sono scattati cinque giorni di prognosi.

Artena, assalto al forno nella notte: picchiato quarantenne 

Secondo la ricostruzione data dalla vittima alle forze dell'ordine, il pestaggio sarebbe avvenuto intorno alle due di notte, quando l'uomo era ancora a lavoro per sfornare le ultime pizze, che sarebbero state poi vendute all'ingrosso nei comuni vicini. Sarebbe stato proprio l'odore di una delle teglie calde ad aver attirato l'attenzione di alcuni ragazzi del posto, che si trovavano ancora per le strade del comune. I cinque giovani, tra i sedici e i diciotto anni, avrebbero chiesto al fornaio alcuni tranci di pizza.

Il quarantenne ha però spiegato al gruppo che i prodotti erano destinati all'ingrosso e non erano in vendita, i giovani si sono quindi allontanati. Dopo il tentativo fallito in un altro punto vendita il gruppo è tornato dall'uomo con modi molto più aggressivi pretendendo la pizza. Dopo il rifiuto del fornaio dalle minacce verbali sarebbe iniziato il pestaggio del gruppo contro il quarantenne. L'uomo preso a calci e pugni dopo essere stato lasciato a terra sanguinante ha chiamato i soccorsi per sporgere denuncia.

Individuati gli aggressori: oggi la prima udienza per i maggiorenni 

All'arrivo dei carabinieri il quarantenne è riuscito a fornire una prima descrizione degli aggressori e a consegnare agli agenti la targa dell'auto con cui il gruppo si è dato alla fuga. Informazioni essenziali che hanno portato al fermo dei giovani già alle prime ore dell'alba. Il gruppo, ancora riunito, si trovava nelle zone periferiche della città. Per loro le accuse sono di minacce e lesioni gravi. Oggi è attesa l'udienza per la convalida dell'arresto dei maggiorenni, che hanno partecipato al pestaggio.

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