Formia, Romeo Bondanese ucciso a 17 anni “per una banale lite”
Ucciso al termine di una lite scoppiata per motivi banali non legati alla droga, con la coltellata fatale che potrebbe non essere stata sferrata con l'obiettivo di causare la morte. Questi i primi risultati delle indagini sulla morte del 17enne Romeo Bondanese a Formia, provincia di Latina. Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in prefettura il questore Michele Spina ha dichiarato: "Sono addolorato per quanto accaduto anche come padre di giovani ragazzi. Sono addolorato anche come poliziotto perché la perdita di un ragazzo in queste circostanze è una sconfitta. Per quanto si possa indagare, individuando un ragazzo di 16 anni come indiziato del delitto, certamente il fatto che sia uscito di casa armato deve farci riflettere. Stiamo lavorando ancora per delineare meglio il quadro di questa vicenda, per valutare anche il coinvolgimento di altri giovani". Tutto, ha continuato il questore, sarebbe nato "da una banalissima lite per futili motivi".
Per il momento, inoltre, non viene esclusa la pista della droga. Tuttavia, come anticipato, secondo il questore "non sembra che l'episodio sia avvenuto per queste ragioni né che i ragazzi fossero coinvolti in traffici di questo tipo". Infine il colpo inferto verso la parte bassa del corpo della vittima "lascia pensare che non sia stato inferto per uccidere".
Per l'omicidio di Romeo è stato fermato, con l'accusa di omicidio e lesioni aggravate, un ragazzo di 17 anni che ora si trova in un centro di accoglienza per minori a Roma. Sono in corso le indagini per individuare gli altri partecipanti alla rissa, circa 10 ragazzi. Oltre alla vittima è rimasto ferito anche un amico di Bondanese, ricoverato tuttora in ospedale, ma fortunatamente fuori pericolo di vita.
Il papà di Willy Monteiro: "Altra vita spezzata per follia di qualcun altro"
La morte del 17enne Romeo Bondanese assomiglia alla tragica scomparsa di Willy Monteiro, ucciso a Colleferro la notte tra il 5 e il 6 settembre scorsi. La pensa così anche il papà di Willy, Armando Monteiro: "Un'altra giovane vita spezzata per la follia di qualcun altro, un'altra famiglia come noi condannata a soffrire tutti i giorni. E perché? E' una cosa che non capisco. Nonostante tutto quello che abbiamo subito e fatto, rieccoci davanti a una tragedia così simile. Abbiamo rivissuto il nostro incubo. Ancora una volta", ha dichiarato all'AdnKronos. "Abbiamo rivissuto anche oggi la morte di nostro figlio, il modo in cui ti cambia la vita in un attimo. Non è semplice eh, è dura, noi stiamo male tutti, tutti i giorni. Ho pensato immediatamente ai genitori di questo ragazzo, che non è il primo. Giovanissimi, con tutta la vita davanti, ammazzati per la follia di altri, una cosa inaccettabile", ha aggiunto ancora il signor Monteiro.