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Fontane vuote, canali col fango e sponde laghetto aride: a Villa Pamphilj rischio moria di animali

L’Organizzazione internazionale protezione animali ha chiesto quindi ufficialmente al sindaco Gualtieri, all’assessora Alfonsi, ai Dipartimenti all’Ambiente e alla Manutenzione urbana, alla Sovrintendenza della Villa “affinché s’intervenga al più presto per evitare il peggio”.
A cura di Enrico Tata
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I canali sono ricoperti di fango, le fontane sono vuote, il laghetto di villa Pamphilj sta praticamente scomparendo. E, avverte Oipa, in questo scenario si rischia di assistere a una moria di animali. L'Organizzazione internazionale protezione animali ha chiesto quindi ufficialmente al sindaco Gualtieri, all'assessora Alfonsi, ai Dipartimenti all’Ambiente e alla Manutenzione urbana, alla Sovrintendenza della Villa "affinché s’intervenga al più presto per evitare il peggio".

La seicentesca Fontana del Giglio e il Canale del Lago, spiega Oipa, "sono in abbandono da anni. La Fontana dovrebbe alimentare il Canale e il Lago del Belvedere ma, a un anno di distanza dall’allarme siccità, la situazione è quella dello scorso luglio". In quell'occasione l'assessora Alfonsi aveva promesso: "Sorvegliamo con attenzione per evitare che l'ecosistema del laghetto entri in sofferenza". Stando a quanto afferma Oipa, l'impegno non è stato mantenuto.

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"Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni dai cittadini preoccupati per quel che potrà accadere con l’arrivo del grande caldo e anche le numerose richieste d’intervento dell’Associazione per Villa Pamphilj, formalizzate sin dallo scorso gennaio, sono rimaste inascoltate", ha spiegato la delegata dell’Oipa di Roma, Francesca Lavarini. "Chiediamo che sia ripristinata quanto prima una corretta alimentazione della Fontana, del Canale e del Lago per evitare rischi di morìe. Se non si prenderanno provvedimenti, con l’arrivo dell’estate la situazione non potrà che peggiorare".

All'interno del laghetto vivono anatidi (anche di passo) e aironi, oltre che pesci, tartarughe, rane e rospi. Ricordiamo, tra le altre cose, che il rospo comune (Bufo bufo) è una specie protetta dalla Convenzione di Berna.

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