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Fondi, genitori italiani ritirano i bambini dalla classe perché ci sono troppi compagni di origine indiana

Le famiglie del bimbi italiani hanno chiesto e ottenuto il trasferimento e in classe restano soltanto alunni di origine indiana. I loro genitori: “Questo è razzismo”. È successo a Fondi, nel pontino.
A cura di Beatrice Tominic
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È metà settembre, la campanella è suonata da qualche giorno. Le classi sono piene di bimbe e bimbi pronti a ricominciare un nuovo anno scolastico. Non tutte, però. In una classe dell'istituto comprensivo Alfredo Aspri di Fondi, una prima elementare, ci sono appena nove bambini. Per gli altri 13, previsti all'inizio, è stato richiesto e ottenuto il trasferimento in altre due scuole.

I bambini seduti sui banchi, neanche una decina, sono tutti di origine indiana. Gli altri, per cui le famiglie hanno chiesto il trasferimento di origine italiana. "Questo è razzismo – dicono apertamente i genitori dei bambini rimasti in classi – I nostri figli non cresceranno in una classe ghetto, resteranno a casa fino a quando non sarà trovata una soluzione".

Troppi stranieri in classe: le famiglie italiane fanno trasferire i figli

Non appena appreso l'accaduto, le famiglie dei bambini di origine indiana sono rimaste indignate. E a scuola è scattato il tamtam: le maestre hanno avvertito la preside, la preside si è rivolta al sindaco. È proprio lui, Beniamino Maschietto, che si è subito messo all'opera per trovare una soluzione. "Conosco le famiglie, ho già contattato il provveditore – dice a il Messaggero – Non accetto che si dica che Fondi non è una città accogliente. Lavoriamo quotidianamente per l’integrazione delle comunità straniere". E anche dall'ufficio regionale parlano di una "situazione temporanea". Ma il problema, l'esodo di massa, persiste.

La reazione: dall'Anpi al Pd di Fondi

Non sono mancate le reazioni. Fra i primi a commentare l'accaduto, il circolo Anpi di Fondi, intitolato a Pietro Ingrao. "Classi separate per alunne ed alunni di origine straniera, contro ogni principio di integrazione – scrivono in una nota sui social network – La scuola deve includere e non discriminare, la scuola interculturale non è un ostacolo ma una ricchezza dove si impara a costruire comunità. Ma d'altronde ci sembra perfettamente coerente il Murales presente nell'Istituto, un omaggio alla scuola durante il fascismo, quando la razza andava difesa", spiegano.

"Ci sono tantissimi errori su questa vicenda. Nonostante i tanti passi in avanti dal punto di vista dell'integrazione, a volte resta ancora il pregiudizio. La comunità indiana, come quella pakistana, si trova ancora a vivere come in una paracittà – spiega Lorenzo Cervi, segretario del circolo Pd di Fondi a Fanpage.it – Lo dimostra ciò che ci hanno spiegato alcune famiglie di origine indiana. Vivono qui da anni, lavorano. Eppure persiste questa differenziazione".

Poi agigunge: "Secondo un ex insegnante della scuola, non sarebbe un episodio di razzismo. Quei genitori italiani avrebbero ritirato i bimbi da scuola temendo ripercussioni sull'apprendimento. Senza dubbio, a nostro avviso, ci troviamo davanti ad un caso di mala gestione scolastica", conclude poi.

La nota dell'Ufficio scolastico regionale e della Preside

L'Ufficio scolastico regionale per il Lazio ha inviato una nota ufficiale alla dirigente della scuola chiedendo di riequilibrare le classi prime, "con l'obiettivo di ristabilire un giusto bilanciamento tra studenti italiani e stranieri".

Nel frattempo anche la scuola ha inviato una circolare firmata dalla preside, Adriana Izzo che ha annunciato una "riorganizzazione dei gruppi classe e l’attuazione di modelli organizzativi e didattici aperti e collaborativi", come ha sottolineato. "Quanto accaduto restituisce una immagine distorta dell’Istituto più antico della città di Fondi che non corrisponde per nulla alla realtà. Quanto accaduto ha molto amareggiato la Dirigenza ed i docenti che hanno visto mortificata la professionalità e posta in discussione la dedizione quotidiana all’opera educativa", esordisce.

"L'Istituto Scolastico Sottotenente Alfredo Aspri è collocato all’ interno del centro storico che vede la presenza importante di diverse etnie; nello specifico accoglie la più alta percentuale di alunni stranieri del comune di Fondi: 29,93% la percentuale degli alunni stranieri nelle nostre classi a fronte del 26,1%, 15,65%, 7,4% nei restanti tre Istituti comprensivi del territorio (dati fasce di complessità USR Lazio anno 2024)", ha aggiunto spiegando come "i gruppi familiari di diverse etnie riconoscano la tendenza inclusiva della proposta educativa" grazie anche alla personalizzazione dei percorsi al centro dell'offerta formativa per "garantire a tutti il successo formativo".

Proprio nei primi giorni di scuola, però, è arrivato il trasferimento dei piccoli studenti: "Questo ha determinato classi con la sola presenza di alunni stranieri, alterando la precedente e più equilibrata composizione delle classi prime. Il contesto di urgenza dovuto dall’avvio dei lavori presso la sede centrale e la necessità in tempi ristrettissimi di allocare 9 aule presso il Palazzo San Francesco non hanno consentito al Collegio dei docenti di approntare tutti gli opportuni interventi".

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