Fondazione Santa Lucia, l’azienda dice sì all’amministrazione straordinaria
Al termine di un'estate di duro confronto con le istituzioni e con i sindacati, l'azienda che possiede la Fondazione Santa Lucia ha accolto la richiesta unanime di attivare l'amministrazione straordinaria. Una strada che, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rappresenta "sicuramente è la via migliore per garantire la continuità di un'eccellenza come il Santa Lucia".
Ogni anno l'istituto romano assiste oltre 2mila pazienti e dà lavoro a quasi mille persone. Da anni in crisi, l'azienda ha comunicato a luglio l'intenzione di aprire un'asta fallimentare. La via dell'amministrazione straordinaria, chiesta dalle parti sociali e dalle istituzioni e accettata per provare a salvare la Fondazione, permetterà alla Regione Lazio di intervenire direttamente nella riorganizzazione e nella gestione e al ministero di nominare un amministratore straordinario. Una strada simile a quella intrapresa anni fa dall'Idi.
"Oggi era una giornata importante e grazie alla nostra mobilitazione conseguiamo un primo risultato: la Fondazione Santa Lucia ha accettato la proposta di andare verso un'amministrazione straordinaria", ha dichiarato il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola. "La tenacia e la vostra forza ci ha aiutato", ha detto ai lavoratori dell'istituto.
Secondo il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, "la coesione istituzionale alla fine ha pagato: il messaggio che abbiamo dato è stato mai equivoco, sempre chiaro. Oggi ne portiamo a casa il primo risultato".
"Ora si tratta davvero di dare continuità a un istituto di qualità per portare a chiudere un’amministrazione straordinaria e fare in modo che ci sia una guida pubblica, come da impegni presi, che possa garantire assistenza e ricerca, due pilastri di una struttura tanto importante per la nostra comunità regionale", ha aggiunto Rocca.