Focolaio di Covid nel convento di Montefiascone: 36 frati positivi
Un focolaio di coronavirus è divampato all'interno di un convento di Montefiascone, in provincia di Viterbo, dove trentasei frati sono risultati positivi ai test per la ricerca del virus. A renderlo noto l'Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio, con una nota divulgata nella giornata di oggi, giovedì 17 dicembre. Secondo le informazioni apprese la Asl di Viterbo, che ha comunicato le positività emerse tra i componenti della struttura religiosa, ha attivato un'indagine epidemiologica, il contact tracing e posto il convento in isolamento. "Abbiamo messo in atto tutte le misure necessarie per contenere e scongiurare la diffusione del virus" si legge in una nota.
Tutti i contagi di religiosi collegati al focolaio di Bagnoregio
Oggi la Asl di Viterbo contava 94 contagi accertati, sei decessi e 37 pazienti guariti. Trentasette dei nuovi positivi sono nel Comune di Montefiascone, di questi tutti a parte uno sono religiosi presenti nel seminario internazionale San Vitaliano Papa. Insieme ai casi di Celleno, che conta otto suore dell'Istituto Serve del Signore e della Vergine di Matarà contagiate, hanno un link epidemiologico con il convento di Bagnoregio. Le condizioni di salute dei contagiati sono buone e non destano particolare preoccupazione. Focolai precedenti nella Tuscia hanno riguardato un convento di suore a Bagnoregio e un convento di frati cappuccini a Viterbo.
Cluster nel convento di San Francesco, 104 suore positive
Dei giorni scorsi il cluster divampato invece, sempre nel territorio del Viterbese, all'interno del convento di San Francesco nel Comune di Bagnoregio, dove 104 suore su 114 sono risultate positive al Covid. Come appreso da Fanpage.it l'indagine è scattata a seguito di alcuni accertamenti sullo stato di salute di una suora, poi risultata positiva, esito a seguito del quale la Asl di Viterbo ha sottoposto le religiose a tamponi a tappeto. Nessuna di loro si trova in condizioni tali da richiedere ricovero ospedaliere. Si tratta di una comunità relativamente giovane, con le contagiate sui venti/trent'anni con la più grande che ne ha cinquanta. Tutte sono asintomatiche o hanno manifestato sintomi lievi della malattia.