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Covid 19

Focolaio covid all’Ipercoop di Roma Casilino, nove lavoratori contagiati

A denunciare il focolaio di coronavirus è stato il sindacato Cobas. “Per sostituire i lavoratori in malattia l’azienda sta inviando nel reparto lavoratori delle Ipercoop vicine. Sono chiaramente preoccupati, c’è il rischio che in questo modo il contagio si diffonda anche negli altri supermercati”, ha dichiarato Francesco Iacovone. La replica: “Siamo l’azienda che spende di più per i protocolli anti-covid, i casi saranno gestiti dalla Asl di competenza. Basta attacchi strumentali”.
A cura di Natascia Grbic
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Nove contagi nel reparto forneria dell'Ipercoop di Roma Casilino. Questo quanto denunciato dal sindacato Cobas, che ha inviato una pec all'Asl Roma 2 per richiedere una verifica e il controllo del rispetto dei protocolli anticontagio all'interno del supermercato in via Casilina 1011. "Nell'ipermercato c'è molta preoccupazione, soprattutto tra i lavoratori immunodepressi, e le risposte dell'azienda sono evasive e scocciate – ha dichiarato Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – Il reparto in questione è quello della forneria che è promiscuo con il Ricò, il bar della Coop, e questo desta molta apprensione anche per gli avventori della struttura commerciale". Contattato da Fanpage.it, Iacovone ha espresso preoccupazione non solo per i lavoratori della struttura, ma anche per quelli delle altre Ipercoop. "Per sostituire i lavoratori in malattia l'azienda sta inviando nel reparto lavoratori delle Ipercoop vicine. Sono chiaramente preoccupati, c'è il rischio che in questo modo il contagio si diffonda anche negli altri supermercati".

Secondo quanto dichiarato da Iacovone, la causa del diffondersi del contagio all'interno dell'Ipercoop Casilino sarebbe da ricercare negli strumenti di lavoro promiscui, guanti e giubbotti che non verrebbero sanificati prima e dopo il loro utilizzo. "Abbiamo inviato la segnalazione alla Asl Roma 2 – spiega Iacovone – Il susseguirsi dei casi ha suscitato il timore che questo focolaio si alimenti in virtù di alcune pratiche che costringono i lavoratori ad un utilizzo promiscuo di attrezzature ed indumenti".

Unicoop: "Attacchi strumentali, rispettiamo ogni legge e protocollo"

Fanpage.it ha contattato Unicoop, che ha fatto sapere di aver avviato tutti i protocolli necessari a tutelare la salute dei lavoratori. "La malattia è gestita dalla Asl e non dall'azienda, perché così è stabilito da una direttiva ministeriale. Abbiamo speso 9 milioni di euro per la costituzione di un protocollo anti-covid, e abbiamo ricevuto la certificazione di azienda leader per la gestione dei casi nei luoghi di lavoro. Tuteliamo i nostri soci e i dipendenti, senza contare che nelle nostre sedi siamo ben al dì sotto della media nazionale di casi. Purtroppo i contagi ci sono, così come ci sono in tutti i luoghi di lavoro: ma sono pochi, e soprattutto vengono gestiti in maniera seria e professionale". L'azienda ha fatto inoltre sapere di non voler rispondere a quelli che ritieni attacchi strumentali senza fondamento. "La nostra soglia di allerta è sempre stata molto alta. A differenza di altri, non abbiamo mai abbassato la guardia. Compriamo le mascherine per i lavoratori, a ogni ingresso ci sono addetti alla sicurezza che controllano il rispetto delle regole. E se si verificano casi rispettiamo il protocollo, che è quello di segnalare alla Asl".

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