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Covid 19

Focolaio casa di cura Ancelle del Buon Pastore: positivi 8 operatori, salgono a 32 i contagi

Salgono a 32 i contagi nella casa di cura Ancelle Francescane del Buon Pastore in zona Boccea a Roma. A risultare positivi al coronavirus otto operatori sanitari dopo i 24 ospiti. È in corso l’indagine epidemiologica all’interno della struttura, con tamponi a tappeto a sanitari, pazienti e famigliari.
A cura di Alessia Rabbai
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(La Presse)
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Otto operatori sanitari della casa di cura Ancelle Francescane del Buon Pastore di Roma sono risultati positivi al coronavirus. I risultati sono arrivati a seguito dell'indagine epidemiologica in corso all'interno della struttura, dove sono stati disposti tamponi a tappeto su ospiti, personale e famigliari, dopo la positività di ben ventiquattro pazienti. A rendere noti i risultati degli esami l'Unità di Crisi anti Covid-19 della Regione Lazio. Salgono a trentadue i contagi riconducibili alla casa di riposo in via di Vallelunga, zona Boccea. Torna alta l'attenzione sulle case di cura, la paura dei famigliari di chi ha parenti ricoverati è che durante l'estate si sia abbassata la guardia e temono nuovi focolai.

Il caso indice probabilmente è un operatore sanitario

La notizia dei ventiquattro casi nella struttura di lungo degenza tra via di Boccea e via di Cornelia è stata resa nota ieri, quando la Asl Roma 1 ha comunicato che era in corso un'indagine epidemiologica e lo spostamento dei pazienti in un'altra struttura. La Regione Lazio ha spiegato che il caso indice del contagio della struttura sarebbe riconducibile ad un operatore sanitario. La casa di cura è stata posta in isolamento. Da una nota diffusa dalla Regione si apprende che: "Si stanno verificando il rispetto delle prescrizioni ed è stata data indicazione alla struttura di tenere costantemente informati i familiari dei pazienti".

Aumentano i contagi nel Lazio, ieri 68 positivi

Ieri si sono registrati ben sessantotto casi di coronavirus. Un numero in aumento rispetto ai giorni e alle settimane scorse e che ieri si è attestato addirittura superiore a quello della Lombardia, con sessantuno contagi. Alla luce dei dati l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato ha spiegato che: "Nel Lazio i valori sono tornati a quelli di maggio". Tra i positivi emersi ieri un terzo appartiene al focolaio della casa di cura a via di Vallelunga, mentre un altro trenta per cento sono casi di importazione e, nel dettaglio, sette giovani di rientro da Malta, tre dalla Croazia, tre dall'Ucraina, tre dalla Spagna, di cui uno da Formentera, tre da Corfù (Grecia), un caso dalla Romania e un caso dal Libano.

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