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Fiumicino, il consigliere Roberto Feola (FdI): “Il patriarcato non è una malattia, i problemi sono altri”

“Ho due figlie femmine, non ho insegnato loro che il patriarcato è una malattia – continua il consigliere – Eppure la signora Schlein ne continua a parlare in maniera quasi ossessionante”.
A cura di Beatrice Tominic
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Lo screenshoot dal video pubblicato dalla consigliera Paola Meloni su Facebook.
Lo screenshoot dal video pubblicato dalla consigliera Paola Meloni su Facebook.

"Qui si parla di violenza, come si è arrivati a parlare di patriarcato?". Questa è la domanda che si è posto ieri, in sede di consiglio comunale il consigliere di Fratelli d'Italia Roberto Feola. "Quando parla di patriarcato, signora Antonelli (dice rivolto ad Erica Antonelli, consigliera PD, ndr), qualcosa non mi torna", continua.

"E ho due figlie femmine. Ma non ho insegnato loro che il patriarcato è una malattia, perché non è una malattia. Se si estremizzano determinati concetti sì, diventa una malattia tutto. Ma li demonizziamo – continua il consigliere Feola –  Noi debelliamo il patriarcato perché è un sistema, abbiamo capito che è una colonna dalla quale non se ne esce. E quindi questo è il problema reale. Ma i problemi sono altri. Se una persona è malata, come quella che ha ucciso la povera ragazza. Queste persone sono malate", conclude mentre in aula si alza nel frattempo un brusio di disapprovazione.

All'indomani dalla vicenda che riguarda Giulia Cecchettin e a qualche giorno dalla Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza di genere, in aula a Fiumicino, nella giornata di ieri, sono state esposte alcune mozioni sul tema. La consigliera comunale Antonelli, a cui il consigliere Feola fa riferimento con il suo "signora Antonelli", più volte è intervenuta in aula, parlando di patriarcato. È ad una delle sue dichiarazioni che risponde lo stesso Feola, che continua a chiedersi quale sia la connessione fra violenza di genere e il patriarcato a cui la collega, più volte, ha fatto riferimento.

"L'estremismo politico e l'ossessione del patriarcato"

Nel corso del suo intervento, il consigliere aggiunge: "Lei ha parlato di patriarcato, ha parlato di cultura nelle scuole. La violenza è una cosa obbrobriosa e va condannata in ogni genere e in ogni contesto in cui ci si trova", dichiara. Presto il discorso cambia e viene fatto riferimento alla politica: "Poi c'è l'estremismo politico. Ho visto anche le dichiarazioni della signora Schlein (anche in questo caso il riferimento è ad Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ndr) che continua in maniera quasi ossessionante di parlare di patriarcato". Infine conclude, facendo riferimento alle mozioni: "Si è strumentalizzato in maniera consapevole un atto che poteva concludersi in maniera differente".

Nel suo precedente intervento Antonelli ha fatto riferimento ad un precedente che riguardava la cittadina di Fiumicino: un consigliere comunale aveva menzionato sui social una collega del Partito Democratico, dicendole di restare a cuccia. "Non c'è stata alcuna presa di distanza da quell'errore: come possiamo parlare di violenza contro le donne?", ha chiesto poco prima la consigliera.

Le reazioni della politica

"Riconoscetevi o prendete le distanze. Io non aggiungerò nulla. Questo è per chi non c’era ma vuole sapere dove sta andando la nostra città e da quali persone e idee siamo rappresentati. E dire che era tanto facile e dignitoso chiedere scusa...", scrive sui social Paola Meloni, consigliera comunale di opposizione a Fiumicino.

Non ha tardato ad arrivare la risposta del Partito Democratico della Provincia di Roma: "Le dichiarazioni a difesa del patriarcato del consigliere comunale di Fiumicino Roberto Feola sono sintomatiche della visione che dentro una certa destra ancora alberga in merito alla concezione, al ruolo e alla posizione della donna nella nostra società. Amministratori locali che rilasciano dichiarazioni improbabili e che dimostrano come un pezzo di classe dirigente di questo Paese si trova evidentemente ancora nell’età della Pietra".

E arriva anche la replica del direttore interessato, il consigliere Feola: "Sono una persona con valori profondi, che ha sempre portato rispetto e che esige quel rispetto che non ha mai fatto mancare verso nessuno – scrive sui social – Ecco perché sto decidendo in queste ore di informare il mio avvocato per riportare i vari attacchi ricevuti tramite commento social".

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