Finti tecnici del gas derubano anziani con “liquidi radioattivi” blu, ma sono bevande energetiche

Truffavano gli anziani fingendosi tecnici del gas, invece li rapinavano. Questo il piano che ha visto coinvolti negli interventi la Squadra mobile di Torino e il commissariato San Giovanni, zona in cui si è compiuto l'ultimo colpo, che hanno rintracciato un 53enne e un 41enne di origine sinti piemontese, che oggi si trovano rispettivamente in carcere e agli arresti domiciliari. Altri due loro familiari, invece, sono indagati per aver commesso più di furti nelle abitazioni di numerosi quartieri a Roma, fra cui Appio, San Giovanni e Re di Roma, sempre ai danni di pensionati.
I furti nelle case degli anziani
I due si presentavano alla porta delle persone anziane scelte, generalmente pensionate e ultraottantenni, per derubarle. Si presentavano come tecnici del gas, incaricati di trovare e aggiustare eventuali perdite pericolose alle conduttore dell’acqua o del riscaldamento. In poco tempo i ladri riuscivano ad assicurarsi la fiducia delle vittime e ad entrare nell'abitazione. Una volta all'interno, consigliavano ai malcapitati di radunare tutti i loro oggetti di valore, dai soldi ai monili d'oro, e di metterli all'interno di una borsa da riporre dentro al frigorifero o vicino ad una porta d'accesso. La scusa era quella di proteggerli da possibili danneggiamenti o eventuali esplosioni. Per avvalorare questa possibilità versavano sui pavimenti un liquido blu, probabilmente una bevanda energetica, che simulava l'acqua contenuta nelle tubature: i truffatori mostravano alle vittime il colore anomalo dell'acqua e lo facevano passare per sostanze altamente pericolose. Così gli anziani veniva invitati ad uscire.
La fuga e l'arresto
Mentre la persona anziana veniva distratta dal primo, però, il secondo individuo, che veniva guidato grazie all'uso degli auricolari, entrava nell'abitazione e rubava tutti gli averi riposti nella borsa senza farsi vedere. I due poi scappavano con il bottino. I colpi portati a termine con questo metodo sono stati circa 30. Adesso nei confronti dei due è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare: uno si trova in carcere e l'altro agli arresti domiciliari.