Cosa è successo a Cisterna di Latina dove un finanziere ha ucciso madre e sorella della ex
Nel pomeriggio di martedì 12 febbraio, poco dopo le 17, Christian Sodano, maresciallo della Guardia di Finanza, ha ucciso con la pistola d'ordinanza Nicoletta Zomparelli e Renée Amato. Le due donne erano rispettivamente la madre e la sorella della sua ex fidanzata, Desyrèe Amato, probabilmente il vero obiettivo della mattanza, avvenuta nel quartiere di San Valentino a Cisterna di Latina. Le due avrebbero fatto da scudo a Desyrèe mentre lei fuggiva dalla furia dell'ex chiudendosi in bagno. Dopo aver sparato alle due, è tornato a seguirla, fino a quando non è riuscita ad arrivare alla vicina pompa di benzina dove ha chiesto aiuto ad un benzinaio.
È stato lui che, dopo averla fatta entrare nel gabbiotto, ha allertato i carabinieri segnalando la situazione ad una pattuglia che si trovava poco distante. "È arrivata in pigiama. Mi ha detto che qualcuno la stava inseguendo – racconta l'uomo che ha soccorso la ventiduenne a Fanpage.it – Mi ha detto che l'ex fidanzato aveva sparato alla madre e alla sorella, era sconvolta".
Cosa sappiamo finora sul duplice femminicidio di Cisterna di Latina
Christian e Desyrèe si erano lasciati circa una settimana fa, ma ieri lui è tornato nella villetta in cui la ragazza viveva con la sua famiglia. Avrebbero dovuto parlare, ma hanno iniziato a litigare. È stato a quel punto che il finanziere ha estratto la sua arma di ordinanza: quando se ne è accorta la ragazza ha iniziato ad urlare e a correre verso il bagno.
Sentendo le grida la madre e la sorella sono accorse. A quel punto Sodano ha sparato e le ha colpite. "Mi ero chiusa in bagno, ma poi ha iniziato a prendere a calci la porta fino a romperla. Sono uscita e sono scappata di nuovo verso la camera di mia sorella, ma lui mi inseguiva. Allora sono uscita in giardino, sono passata da un buco nella recinzione e sono arrivata in strada, dove ho chiesto aiuto al benzinaio".
Chi è Christian Sodano e di cosa è accusato
L'omicida è Christian Sodano, un maresciallo ventiseienne della Guardia di Finanza originario di Minturno ma in servizio a Ostia. Sembra non volesse accettare la fine della relazione con la 22enne, e che per questo si fosse già presentato alla sua abitazione lunedì sera. Nel pomeriggio di martedì ha cominciato a litigare furiosamente con l'ex fidanzata. È diventato sempre più aggressivo e violento, tanto che la sorella e la mamma della 22enne si sono avvicinate per allontanarlo. Ma a quel punto Sodano ha estratto la pistola e ha fatto fuoco, uccidendo le due donne. Nicoletta Zomparelli aveva 49 anni, Renée Amato appena 19. La sorella si è salvata perché è riuscita a nascondersi in bagno: non è uscita finché Sodano non se n'è andato.
Il 26enne è accusato di duplice omicidio
Il ventiseienne si è diretto a Latina da un parente. Qui è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile a Latina, dove aveva raggiunto uno zio. La polizia indaga sul caso insieme ai carabinieri. Secondo le prime informazioni, la procura avrebbe aperto un fascicolo per duplice omicidio. L'appartamento dove si è consumato il delitto è stato sequestrato, mentre ulteriori accertamenti sono in corso per fare luce sulla vicenda.
Chi erano Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, le vittime del duplice omicidio
Madre e figlia: 49 anni una, 19 anni l'altra. Nicoletta Zomparelli lavorava come agente immobiliare e viveva nella casa del quartiere San Valentino insieme alle figlie. Renée Amato aveva la passione per il ballo, che condivideva con la sorella. Non ha esitato a gettarsi addosso al carnefice quando ha capito che la sorella era in pericolo. Entrambe sono morte sul colpo, per loro non c'è stato scampo.