Finanziere ruba 90mila euro dall’Ufficio Reperti: “Dovevo pagare il mutuo e tre prestiti”
Un brigadiere della Guardia di Finanza è stato condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione per il reato di peculato. È accusato di aver sottratto 90mila euro dal magazzino reperti delle Fiamme Gialle per "estinguerci mutui, pagare le vacanze e qualche spesa voluttuaria". Il 55enne, che aveva il ruolo di responsabile dell'ufficio reperti, ha spiegato che aveva intenzione di restituirli prima o poi. Ma la buona volontà, espressa a parole, non è bastata a evitargli la condanna al termine del rito abbreviato.
Come riportato da Il Corriere della Sera, il 55enne era il responsabile dell'Ufficio Reperti della Guardia di Finanza e aveva il compito di sorvegliare la cassaforte, di cui era l'unico ad avere le chiavi. L'incarico gli era stato affidato nel 2019, ma è stato a metà del 2022 che i colleghi si sono resi conto dell'ammanco da 90mila euro. Nella cassaforte erano custoditi 171mila euro, soldi che venivano da sequestri per droga. Quando si sono accorti che all'appello mancava più della metà della somma, i sospetti si sono diretti subito verso il 55enne, dato che era l'unico ad avere le chiavi.
L'uomo, interrogato nel 2023, ha confessato quasi subito. Ha spiegato di essersi trovato in forte difficoltà economica a causa di un mutuo e di alcuni prestiti che aveva chiesto, e di aver preso quel denaro con l'intenzione – prima o poi di restituirlo.
"Spesso la mattina ho cominciato a prelevare anche tranche da diecimila euro, divisi in mazzette – le parole riportate da Il Corriere della Sera -. Soldi che ogni volta ho usato per ricaricare una carta prepagata. Ogni prelievo l’ho fatto da solo. Una volta estinti i prestiti, nel 2022, ho gettato la carta nell’immondizia. Con quanto rimasto, ho pagato le tasse di successione di mio fratello. Ma anche le vacanze e le spese voluttuarie. Comunque intendo restituire il maltolto".