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Filomena Baglivo uccisa da un’auto sulla Flaminia, la famiglia: “Basta morti sulla strada”

La famiglia di Filomena Baglivo, la 66enne investita stamattina da un’auto e morta sulla via Flaminia ha lanciato un appello: “Basta morti sulla strada”.
A cura di Alessia Rabbai
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Filomena Baglivo
Filomena Baglivo

"Rivolgiamo un appello al sindaco della città metropolitana Roberto Gualtieri e al neo eletto presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, affinché mettano in atto veramente delle azioni concrete per la sicurezza stradale. Basta morti". A parlare è Simone, il nipote di Filomena Baglivo, la donna di sessantasei anni scomparsa stamattina dopo essere stata investita da un'auto Fiat Punto in via Flaminia, all'altezza della Stazione di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma. A nome della famiglia ha contattato Fanpage.it per lanciare attraverso la nostra testata un appello alle istituzioni, affinché una tragedia come questa e come tante altre che purtroppo a Roma e provincia sono all'ordine del giorno, non si ripetano più.

"Mia zia si era trasferita a Castelnuovo di Porto da Valmontone, abitava nei pressi della stazione e ogni mattina intorno alle 6.30 si spostava con il treno per andare a lavorare come donna delle pulizie a Roma Sud. Stamattina la sua routine è stata spezzata". Un automobilista in transito lungo via Flaminia che poi si è fermato a prestarle soccorso l’ha investita, mentre stava attraversando la strada ed è morta praticamente sul colpo. Purtroppo inutile l'intervento del personale sanitario arrivato in ambulanza. I residenti avevano già segnalato la pericolosità di quel tratto di strada e sono tantissimi i commenti comparsi sui social network che ne discutono.

"Il tratto in questione non è nuovo a incidenti di questo tipo – continua la famiglia di Filomena – A dividere l’ingresso della stazione di Castelnuovo e il marciapiede del lato opposto ci sono solamente delle sbiadite strisce. Nessun semaforo o altra indicazione rilevante. Pedoni e pendolari sono costretti a rischiare la propria vita ogni giorno per attraversare quel maledetto tratto di strada, nel silenzio più totale di ogni istituzione. Per azzerare l’emergenza basterebbe davvero poco: evidenziare gli attraversamenti pedonali, installare semafori, far rispettare i limiti di velocità, sensibilizzare la popolazione. Anzi, in realtà servirebbe una cosa soltanto: la volontà. Quante altri morti aspettiamo?".

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