Filmate di nascosto nello spogliatoio della palestra da una videocamera segreta: indagini in corso
Decine e decine di donne potrebbero essere state immortalate mentre si trovavano nello spogliatoio della loro palestra, in zona Appia San Giovanni, riprese da una telecamera nascosta dietro ad un orologio a parete. Sono loro che, temendo di essere comparse nei video acquisiti illegalmente dalla telecamera nascosta, ogni giorno stanno raggiungendo la questura in via San Vitale, come scrive il Corriere della Sera.
Spunta l'ipotesi della condivisione delle foto online
Sul caso sta indagando la IV sezione della squadra mobile, quella specializzata nei reati contro i minori e le violenze di genere. L'obiettivo è scoprire se fotogrammi e video delle donne filmate di nascosto, forse anche minorenni, siano finite in rete. Per questo ogni donna che si presenta in commissariato viene accolta da un'ispettrice che raccoglie le dichiarazioni e che scatta una fotografia che potrà confrontare con i video sequestrati.
Non si sa ancora quante siano le vittime finite nell'occhio della videocamera nascosta dello spogliatoio e non esistono molti precedenti simili.
Sul caso stanno indagando gli agenti del pool anti-violenze sessuali della Procura di Roma. Sotto inchiesta si trova oggi il titolare della palestra, entrato nella gestione un anno fa circa: si faceva con un nome falso e, secondo quanto emerso, era solito fare allusioni sessuali soprattutto con le ragazze più giovani. Prima di prendere in gestione il centro, era stato un iscritto: non si esclude che le violazioni della privacy possano essere iniziate già prima.
Le riprese dall'orologio
L'orologio, dal quadrante quadrato, si trovava sopra ad uno specchio: da lì era possibile inquadrare le iscritte mentre si preparavano all'allenamento o alla doccia. "Era fissato con quell'orologio – ha dichiarato una delle donne che frequentavano la palestra – Capitava che ci chiedesse di uscire per qualche minuto per aggiustarlo, ogni tanto con la scusa di rimettere l'ora esatta. Poi un giorno un'amica ha deciso di controllare e ha scoperto la videocamera". Sarebbero già quasi una quarantina le deposizioni raccolte fino ad ora dagli inquirenti.