Fidene, il post sulla pagina dedicata al figlio del killer: “È ora di chiudere, buona fortuna”
"È ora di chiudere la pagina sperando che un altro prosegua questo lavoro. Spero sia servita a salvare qualche vita. Buona Fortuna". Questo è l'ultimo post pubblicato sulla pagina Facebook ‘Associazione Vittime della Montagna' dedicata a Romano Campiti, il figlio del killer di Fidene. Il ragazzo di appena 14 anni è morto nel 2012 in un incidente con la slitta sulla pista della Croda Rossa. Lette oggi queste poche righe appaiono inquietanti considerando che sono state pubblicate la sera di sabato 10 dicembre, la sera prima che Claudio Campiti irrompesse durante la riunione del consorzio armato di pistola. Non abbiamo la certezza che dietro questa pagina ci sia davvero Campiti ma il tono dei vari post e l'orario dell'ultima pubblicazione sembrano quanto meno una coincidenza preoccupante. La pagina risulta aperta nel 2012, ovvero l'anno della morte di Romano Campiti. L'autore pubblicava molto spesso articoli riguardanti gli incidenti in montagna e teneva il conto delle vittime da quando la pagina era stata aperta. Li chiamava "morti del turismo montano".
L'ultimo post
Sotto l'ultimo messaggio, pubblicato su uno sfondo blu, c'è anche chi commenta collegando il messaggio d'addio con quanto accaduto domenica mattina: "Non ci credo…ma sei quello che ha ucciso tre persone durante una lite di condominio…io seguivo la tua pagina…non ho parole" scrive un utente. Quello che sappiamo invece con certezza oggi è che Claudio Campiti aveva un blog dai contenuti deliranti, proprio contro il consorzio Valleverde. "Qui con il codice penale lo Stato ci va al cesso, qui denunciare è tempo perso so tutti ladri. È un feudo concesso dallo Stato al Consorzio Valleverde, in provincia di Rieti siamo all'avanguardia come il Giappone. Lui ha ‘legalizzato' la mafia concedendogli anche una testata giornalistica, noi l'associazione a delinquere mafiosa con tanto di pagamento del pizzo", una delle frasi scritte da Campiti che si leggono sul blog.