Festa per vittoria Europei, il bus scoperto era stato vietato: “Figc non ha rispettato i patti”
Non era stato autorizzato, come avevamo riportato, l'autobus della Nazionale che ha sfilato per la Capitale insieme a un fiume di romani. Una festa, quella per la vittoria dell'Italia agli Europei di calcio, che era stata negata dalla prefettura per motivi di ordine pubblico. E invece i patti non sono stati rispettati dalla Federcalcio: il bus scoperto con a bordo la coppa e tutti i giocatori azzurri è comparso praticamente all'improvviso. E molti esperti sono oggi preoccupati per le conseguenze che la festa potrebbe avere dal punto di vista epidemiologico.
Il prefetto: "I patti non sono stati rispettati"
In un'intervista rilasciata a Fiorenza Sarzanini il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, è esplicito: "Avevamo negato il permesso per il bus, ma i patti non sono stati rispettati. Si doveva festeggiare, ma con modalità diverse. La Figc chiedeva di consentire agli atleti della Nazionale di fare un giro per Roma su un autobus scoperto, ma è stato spiegato chiaramente che non era possibile. Abbiamo detto che non potevamo autorizzarli". Questo, spiega ancora il prefetto, "perché dovevamo gestire il passaggio dal Quirinale a palazzo Chigi cercando di conciliarlo con le esigenze di sicurezza legate alla pandemia e dunque evitare in ogni modo assembramenti. Lunedì mattina la Figc ha riproposto diverse soluzioni ultima delle quali quella di utilizzare una pedana da montare in piazza del Popolo, in pieno centro a Roma, dove far salire i giocatori che in questo modo potevano festeggiare con i tifosi. L'abbiamo autorizzato, ritenendo che potesse essere una mediazione praticabile perché ci consentiva di tenere sotto controllo la folla in un unico luogo, verificando anche che le persone indossassero le mascherine come prevede il decreto in vigore quando ci sono gli assembramenti".
Il prefetto di Roma: "C'erano migliaia di persone in attesa del bus, vietarlo poteva creare problemi"
Nel primo pomeriggio di lunedì c'è stato un nuovo contatto con lo staff della Figc, che ha rinnovato la richiesta di poter utilizzare un bus scoperto: "Abbiamo spiegato a tutti che le valutazioni non erano cambiate. Abbiamo pensato che avrebbero fatto fermare i giocatori davanti a palazzo Chigi dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Ci avevano assicurato che il trasferimento sarebbe avvenuto con un autobus coperto. Invece poco dopo l’uscita dal Quirinale si è aggregato un autobus scoperto con la livrea e le scritte dedicate ai campioni d’Europa". La Federcalcio si sarebbe giustificata così: "Hanno sostenuto che c’era comunque già molta folla per le strade ed era forte intenzione dei calciatori di proseguire i festeggiamenti con l’effettuazione di un giro su un autobus scoperto. C’erano migliaia di persone in attesa del giro in autobus, vietarlo avrebbe potuto creare problemi di ordine pubblico".