Ferrari, Lamborghini e Porsche a prezzi stracciati: imprenditori esteri truffati per 500mila euro
Ladri di sogni. Ferrari, Lamborghini e Porsche vendute tra promesse e mille sorrisi. Poi la stretta di mano e la truffa andava in porto. Dopo aver incassato poco più di mezzo milione di euro come anticipo dalla vendita di due auto di lusso, una coppia di truffatori romani è sparita e si è trasferita all'estero, prima della conclusione degli affari. L'inganno raccontato da La Repubblica, è terminato con un'imputazione per truffa in concorso e per loro adesso si delinea il processo.
Come funziona la truffa delle auto da sogno
I fatti sono accaduti in provincia di Roma nei primi mesi del 2022. Le due vittime, un imprenditore spagnolo e un altro tedesco, erano il target perfetto per i due impostori, che puntavano sulla simpatia e sulla dialettica italiana, per convincere appassionati di "Auto da Sogno", il nome utilizzato anche per l'autosalone, che l'affare fosse ottimo rispetto ai prezzi sul mercato e da portare assolutamente a termine. Insomma, un'occasione da non perdere.
Venditori e intermediari per appassionati e uomini d'affari stranieri
I due truffatori giocavano su due tavoli perché, in questo caso, anche i reali venditori delle auto di lusso erano vittime della truffa. La coppia romana si è presentata a loro come intermediari per appassionati e uomini d'affari con eleganza: abiti di marca per lui, tailleur per lei. Così riuscivano ad ottenere le informazioni necessarie per convincere le vittime a comprare le auto, nonostante le richieste di poter visionare l'autosalone per vedere possibili alternative in vendita: "Il locale è in ristrutturazione, a breve lo apriremo".
Hanno consegnato alla coppia romana più di 500mila euro come anticipo
Prima il business man tedesco, poi l'impresario spagnolo hanno visto alcuni modelli tra Ferrari, Lamborghini, Porsche e Lancia Delta. Convinti dell'acquisto e della bontà dell'occasione hanno consegnato in totale poco più di 500mila euro. Nel primo caso, l'imprenditore tedesco ha bloccato quattro auto con 243mila euro; lo spagnolo invece ha pagato 280mila euro come anticipo. Solo dopo aver consegnato gli assegni ai sedicenti venditori, i due business man si sono resi conto della truffa e hanno così denunciato l'accaduto agli investigatori. I militari hanno dato il via alle indagini e individuato la coppia all'estero. Ora l'imputazione per truffa in concorso a firma del pubblico ministero Eleonora Fini.