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Ferito legato alla boa in mare a Torvaianica e morto in ospedale: forse faceva pesca illegale

Una delle ipotesi sulla morte del 50enne trovato con ferite legato ad una boa in mare a Torvaianica è che stesse pescando illegalmente.
A cura di Alessia Rabbai
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Continuano le indagini sull'uomo trovato pieno di graffi attaccato ad una boa al largo della costa di Torvaianica. Sulla salma l'Autorità Giudiziaria valuterà se disporre l'autopsia, per risalire alle cause del decesso. Nel frattempo gli investigatori che indagano sull'accaduto, stanno cercando di capire cosa stesse facendo in acqua e come si sia procurato le ferite che presentava in diverse parti del corpo. Della vicenda si sta occupando la Capitaneria di Porto. Al momento ci indaga a 360 gradi, non si esclude alcuna ipotesi. Una di queste è che il cinquantenne di origini polacche si fosse immerso la mattina stessa per praticare pesca illegale di telline e altri mitili, oppure delle vongole. Come riporta Il Messaggero, potrebbe essere accaduto questo: che l'uomo è entrato in acqua alla ricerca dei molluschi e che stremato non sarebbe riuscito a tornare a riva. Forse le ferite se le sarebbe provocate dopo essersi incastrato al galleggiante e dopo aver lottato per liberarsi.

L'uomo trovato in mare a Torvaianica è morto in ospedale

Secondo quanto ricostruito finora per quanto riguarda le ore successive e il suo ritrovamento, l'uomo si è recato in spiaggia ieri mattina presto, mercoledì 21 giugno, intorno alle ore 8. Ad accorgersi della presenza dell'uomo in mare attaccato alla boa sono stati alcuni passanti, che hanno dato l'allarme agli assistenti bagnanti. Sono entrati in acqua e lo hanno raggiunto, portandolo a riva. Nel frattempo allertati i soccorsi, in spiaggia è arrivato il personale sanitario con diversi mezzi di soccorso, sia ambulanza che eliambulanza e la Guardia Costiera. Nonostante l'intervento tempestivo dei soccorritori,l'uomo non ce l'ha fatta ed è morto durante il trasporto in eliambulanza all'ospedale San Camillo di Roma.

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