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Ferita da una bomba durante la seconda guerra mondiale: la scheggia fuoriesce dopo 80 anni

Il frammento di ferro è uscito dalla gamba di Angela Celardi, 92enne e madre dell’attuale sindaco di Alatri, quasi 80 anni dopo il bombardamento in cui ha rischiato di perdere l’uso delle gambe.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto da Facebook.
Foto da Facebook.

Era stata ferita durante un bombardamento alleato mentre si trovava nella sua città natale, Ferentino, comune del frusinate. A seguito della scarica avvenuta durante la seconda guerra mondiale, una scheggia le era rimasta nella gamba: a 79 anni di distanza da quell'episodio, vissuto quando era ancora una bambina di 12 anni, la scheggia è stata espulsa naturalmente. È accaduto ad Angela Celardi, donna che oggi ha 92 anni e madre dell'attuale sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca.

La scheggia che esce dopo 79 anni

A far espellere la scheggia che, come si vede in foto, è poco più piccola di una monetina da un euro, come racconta il Messaggero, potrebbe essere stata un'infezione batterica alla gamba, riscontrata circa un mese fa. Ad accorgersi della presenza del frammento di bomba è stata la badante della donna che, mentre si stava prendendo cura della novantaduenne, sulla sedia a rotelle da circa un decennio, si è accorta del pezzettino di ferro incastrato nella ferita: era identico alle altre sedici schegge che i medici le hanno asportato all'epoca.

L'esplosione a Ferentino e gli anni successivi

Era il 2 giugno del 1944. Aveva 12 anni e stava giocando nel cortile di casa, nella zona centrale di Ferentino, insieme a cuginetti e ad altri parenti.  Poi lo scoppio violento. Il colpo di cannone inglese era stato sparato a Frosinone e sarebbe dovuto arrivare ad Alatri, ma ha sbagliato direzione. Dopo aver ripreso i sensi, la piccola ha capito immediatamente di avere gravi ferite sulle gambe: soccorsa dai parenti, è stata portata d'urgenza dai medici. Soprattutto quella a sinistra aveva delle lesioni gravissime.

Presa in cura dall'Ospedale militare americano, la piccola ha dovuto passare anni negli ospedali per salvare l'arto sinistro che, nonostante l'intervento riuscito, ha riportato danni permanenti. Le ferite continuavano a riaprirsi e i medici hanno continuato a rimuovere le schegge della bomba rimaste nelle sue gambe. Soltanto nel 1958, quattordici anni più grandi, quando ormai era cresciuta e stava per sposarsi, i medici le hanno permesso di togliersi i bendaggi e di indossare l'abito da sposa che desiderava. Oggi, a circa un mese dall'anniversario della terribile giornata da cui tutto ha avuto inizio, è stata la scheggia ad uscire in autonomia e ancora una volta, come ha già fatto in un libro pubblicato nel 2013, Angela Celardi si trova a testimoniare la storia. "Con la speranza che sia l’ultima testimonianza di un’esperienza drammatica ma che ha potuto sempre raccontare", ha scritto sui suoi canali social il sindaco Cianfrocca.

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