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Femminicidio Ilaria Sula a Roma

Femminicidio Sula, Mark Samson in una lettera: “Non l’ho rispettata, non posso sfuggire a ciò che ho fatto”

Mark Samson dalla cella in cui si trova per aver commesso il femminicidio di Ilaria Sula, ha scritto una lettera con la data di oggi: “Sono pronto a pagare”.
A cura di Beatrice Tominic
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Sono ancora in corso le indagini per il femminicidio di Ilaria Sula. E mentre gli inquirenti si concentrano sulla ricerca di possibili complici che possano averlo aiutato a liberarsi del corpo, è lo stessoMark Samson a scrivere di suo pugno una lettera per la famiglia di Ilaria in cui si dice consapevole di ciò che ha commesso. "Non l'ho rispettata – si legge nel foglio di carta scritto dal carcere dal killer – Non sto cercando di diminuire le mie responsabilità o di sfuggire alle conseguenze del mio gesto. Sono pronto a pagare le mie colpe senza alcuna scusante".

Non ha tardato ad arrivare il commento da parte dell'avvocato che assiste i genitori di Ilaria Sula, Giuseppe Sforza: "Il testo di questa lettera sembra rappresentare una manifestazione di se stesso, senza nessuna reale attenzione all'enormità del gesto – ha spiegato – Libertà per ognuno di scrivere, libertà però per i genitori di Ilaria, per tutta la famiglia, per suo fratello e per tutti, di non accettare queste scuse".

Cosa c'è scritto nella lettera di Mark Samson

La lettera, redatta con la data di oggi, è stata recapitata a Simona Berterame di Fanpage.it., si apre con la data di oggi e la presentazione: "Sono Mark Samson", esordisce nella prima riga.

La lettera scritta da Mark Samson in carcere dopo il femminicidio di Ilaria Sula.
La lettera scritta da Mark Samson in carcere dopo il femminicidio di Ilaria Sula.

Poi continua: "Scrivo dalla mia cella dove resterò per svariati anni. Ogni giorno penso all'atroce delitto che ho commesso e non so che cosa dire. Ma soprattutto non so cosa mi sia accaduto", si chiede nella lettera. "È banale chiedere le scuse per il dolore che ho recato, ma voglio chiedere scusa a Ilaria e non l'ho rispettata quando lei mi ha voluto lasciare. Sono impazzito di dolore ed ho perso il controllo. Sono consapevole del fatto che nulla di quello che oggi posso dire o fare potrà in minima parte lenire il dolore della famiglia. Non sto cercando di diminuire le mie responsabilità o di sfuggire alle conseguenze del mio gesto, sono pronto a pagare le mie colpe senza alcuna scusante".

Il femminicidio di Ilaria Sula: il delitto e i depistaggi di Mark Samson

Conseguenze che sono scattate non appena è arrivata la sua confessione, con l'arresto e il trasferimento nel carcere romano di Regina Coeli. Oltre al femminicidio, il ragazzo si è liberato il corpo della ex fidanzata mettendo in alcuni sacchi neri a loro volta chiusi in una valigia, poi lanciata in un dirupo dalla strada provinciale che porta a Poli, sul Monte Guadagnolo. Una volta rientrato a Roma, si è accordato con un'amica della ex per mangiare insieme una piadina.

Mark Samson, alcuni dei messaggi fra lui e le amiche di Sula, Ilaria Sula.
Mark Samson, alcuni dei messaggi fra lui e le amiche di Sula, Ilaria Sula.

Nel frattempo in quei giorni, mentre continuavano le ricerche di Ilaria Sula, l'annuncio della cui scomparsa è stato diramato il 25 marzo 2025, forse insieme a due amici suoi complici, Samson ha utilizzato il telefonino della ragazza, di cui era ancora in possesso, per cercare di depistare le indagini.

"Sono a Napoli con alcuni amici, non preoccupatevi", scriveva su Whatsapp alle amiche. "Sto bene, vi ringrazio", scriveva su Instagram in una storia dal profilo della ragazza (questione che è ancora sotto la lente degli inquirenti, visto che Samson avrebbe negato questo passaggio in sede di confessione, ndr).

A sinistra Ilaria Sula in una foto di gruppo, a destra la storia pubblicata dal suo profilo Instagram la sera di domenica 30 marzo.
A sinistra Ilaria Sula in una foto di gruppo, a destra la storia pubblicata dal suo profilo Instagram la sera di domenica 30 marzo.
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