Federico Tedeschini: ai domiciliari l’avvocato dei politici, da Meloni a Raggi a Angelucci
Di principi del Foro non ce ne sono più molti, ma Federico Tedeschini era sicuramente uno di questi: avvocato ma anche professore per una vita di Diritto pubblico all'Università la Sapienza. Settantacinque anni ma instancabile avvocato, è finito ieri agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione in atti giudiziari con il collega Pierfrancesco Sicco. Coinvolti anche un giudice, un avvocato e il presidente ad acta dell'Ato di Imperia.
Tedeschini negli ultimi anni ha patrocinato personaggi importanti della politica romana e nazionale. A cominciare dall'ex sindaca Virginia Raggi (sia nel caso di Raffaella Marra che in quello della nomina di Salvatore Romeo), ma anche l'attuale premier Giorgia Meloni e il suo partito, e poi le cause legali che coinvolgono le cliniche del circuito San Raffaele dell'onorevole leghista, imprenditore ed editore Antonio Angelucci.
Il nome del professore e del suo blasonato studio era sinonimo di garanzia nella capitale, ed effettivamente ha difeso e rappresentato gli interessi di tanti tra quelli che contano, soprattutto a destra ma non solo. Corsi e ricorsi, appelli e memorie, molti di quesi atti sono passati negli anni per il Tar del Lazio e per il Consiglio di Stato o per la Corte dei Conti. E proprio per queste stanze e corridoi Tedeschini secondo gli inquirenti era "di casa", troppo di casa, in grado di rapportarsi direttamente con i giudici fino a trovare accordi vantaggiosi, avere indicazioni utili alle cause. È il caso del rapporto documentato nell'inchiesta con il giudice Silvestro Maria Russo, al quale Tedeschini prometteva di perorare la sua causa di diventare giudice del Tar.