“Federico Tedeschi è stato ucciso, dovete indagare”: mamma scrive lettera a procuratore Prestipino

Federico Tedeschi è morto il 26 novembre 2017 a 19 anni. È stato trovato senza vita nella sua cameretta. Infarto, una tragica fatalità, è la verità ufficiale. Ma la mamma, l'avvocato Emanuela Novelli, non si è mai rassegnata e sostiene, lo ha detto anche in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, che si tratta di una bugia. In questi giorni, riporta il Corriere della Sera, ha scritto una lettera al procuratore capo di Roma Michele Prestipino, a cui ha chiesto di riaprire le indagini sulla morte di suo figlio. "E' stato ucciso", è convinta la signora Novelli. E dice di averne le prove: "È atroce, mi creda, convivere con le prove dell’omicidio di tuo figlio… Voglio la verità, mi attendo che il colpevole venga finalmente assicurato alla giustizia".
La lettera inviata al procuratore capo Prestipino
Quando è stato ritrovato Federico aveva il volto tumefatto e un dente rotto: "Aveva un volto irriconoscibile, non era più lui, aveva le labbra tumefatte, i denti rotti, le gengive vuote e insanguinate”, si legge nella lettera inviata al procuratore capo Prestipino. Secondo l'avvocato Novelli qualcuno ha ucciso suo figlio: "Ogni poro della mia pelle mi sussurra che Federico è stato ucciso e la conferma ce l’ho proprio dalle condizioni della sua camera”. Quella camera è stata lasciata così come è stata trovata quattro anni fa: "È atroce convivere con macchie, impronte e tracce di un omicidio e tale atrocità non viene attenuata neanche dal sorriso di Federico presente in ogni stanza. La stanza di Federico è rimasta come quel tragico 26 novembre. La porta è chiusa, ma ogni tanto si apre quasi a volermi ricordare che il suo omicidio deve essere ancora risolto".
La mamma di Federico ha anche dichiarato a Fanpage.it che la polizia non ha indagato sulle chat ‘segrete' trovate sul telefono del ragazzo soltanto pochi giorni dopo la sua morte. "Bisogna indagare su questo contesto. Se qualcosa è successo non può che essere successo che in quel mondo", facendo riferimento ad alcune chat sadomaso ritrovate sullo smartphone di Federico.