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Elezioni regionali Lazio 2023

Quali partiti hanno perso più voti alle regionali del Lazio: FdI raddoppia, tracollo M5s

I risultati definitivi delle elezioni regionali del Lazio, che hanno visto trionfare Francesco Rocca, nuovo presidente della Regione. Quali partiti hanno guadagnato voti e quali partiti hanno perso.
A cura di Enrico Tata
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Il crollo dell'affluenza alle regionali del Lazio ha contribuito certamente a determinare un calo sensibile per quasi tutti i partiti. Quasi, perché nonostante 6 elettori su 10 siano rimasti a casa e non si siano presentati ai seggi, Fratelli d'Italia ha raddoppiato i suoi voti rispetto alle elezioni del 2018. Il partito di Giorgia Meloni ha trascinato Francesco Rocca alla vittoria su Alessio D'Amato. Sarà l'ex capo della Croce Rossa il nuovo presidente della Regione Lazio, dopo 10 anni di governo Zingaretti, e a sostenerlo, in Consiglio regionale, ci saranno ben 22 consiglieri di Fratelli d'Italia, il 44 per cento dei 50 eletti in assemblea.

Centrodestra a valanga a Latina, a Roma il Pd vince solo nel centro storico

Francesco Rocca ha vinto con il 53,88 per cento delle preferenze, ma è soprattutto nelle province di Latina e Rieti che il centrodestra ha trionfato: a Latina Rocca è al 67 per cento, con Fratelli d'Italia al 32 per cento, Forza Italia al 20 e la Lega al 12 per cento. A Rieti Rocca al 65 per cento con la Lega sopra al 20 per cento.

Il Partito democratico può consolarsi soltanto con alcuni quartieri di Roma. Anche nella Capitale, complessivamente, ha vinto il candidato del centrodestra: 45,92 per Rocca e 39,8 per D'Amato. Il centrosinistra vince soltanto nel Municipio I, quello del centro storico, con il 50 per cento, nel Municipio II, quello dei Parioli, con il 49 per cento, nel Municipio VIII, quello della Garbatella, con il 49 per cento, e nel Municipio XII, quello di Monteverde, con il 46 per cento. Quasi pareggio nel Municipio III, quello di Montesacro, e nel Municipio VII, quello dell'Appia Nuova. Vittoria netta di Rocca a Roma Nord e a Roma Est. Trionfo del centrodestra nel Municipio VI, quello delle Torri, con Rocca al 58 per cento e D'Amato al 25 per cento.

Fonte Twitter: https://twitter.com/Antonio12I/status/1625434783944740864/photo/1
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Il confronto con le Regionali del 2018 nel Lazio

Alle elezioni regionali del 2018 votarono oltre 3 milioni di elettori contro 1.782.479 cittadini che si sono presentati alle urne nel 2023, cinque anni dopo. Significa 1,4 milioni di elettori in meno. Come detto, tutti i partiti hanno perso voti, tranne uno: Fratelli d'Italia, che nel 2018 prese 220mila voti e quest'anno sono diventati quasi 520mila. Più del doppio e nonostante il crollo dell'affluenza, passata dal 66,55 per cento al 37,2 per cento. Tra l'altro, già nel 2018 il partito di Giorgia Meloni aveva raddoppiato i voti presi nel 2013, l'anno della prima vittoria di Zingaretti in Regione, quando Fdi conquistò appena 107mila voti. In dieci anni, praticamente, sono quintuplicati.

Nel centrodestra, Forza Italia è passata dai 370mila voti del 2018, partito più votato della coalizione, ai 130mila del 2023. Quasi 250mila voti in meno. La Lega, invece, è passata da 250mila voti a 130mila. Non fa meglio il Partito democratico, che nel 2013 conquistò addirittura 800mila voti. Nel 2018 la percentuale di voti è stata praticamente la stessa del 2023: 21 per cento. Cambia però il numero assoluto di voti: 539.131 nel 2018, appena 313.023 nel 2023. Significa oltre 200mila voti in meno. Male anche i 5 Stelle: 467mila voti nel 2013, 559mila voti nel 2018 e 130mila voti nel 2023.

Il confronto con le elezioni politiche del 25 settembre 2023

Cosa succede se il confronto viene fatto con le elezioni politiche del 25 settembre scorso in cui il centrodestra ha trionfato? Nel Lazio (al Senato) Fratelli d'Italia ha conquistato 850mila voti circa, cioè più di 300mila voti in più rispetto alle Regionali. Ovviamente in quel caso l'affluenza è stata molto più alta, 64 per cento contro il 37 per cento. Per quanto riguarda il Partito democratico, 496mila voti alle politiche e 313mila alle regionali, cioè oltre 150mila voti in meno. Crollo anche per i 5 Stelle, che presero 400mila voti, 270mila in più rispetto alle regionali. Male anche il Terzo Polo: 231mila contro 75mila.

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