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Piero Fassino accusato di tentato furto

Fassino e il tentato furto di profumo al duty free, la trattativa: “Risarcimento se ritirate querela”

Sarebbe in corso una trattativa fra Piero Fassino e la società che gestisce il duty free dopo presunto furto di profumo: disposto a pagare un risarcimento in denaro in cambio della querela ritirata.
A cura di Beatrice Tominic
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Piero Fassino.
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Un risarcimento danni in cambio del ritiro della querela: questa la trattativa in corso dopo che l'eurodeputato Piero Fassino è stato sorpreso nel presunto tentativo di furto di un profumo al duty free dell'aeroporto di Fiumicino. L'obiettivo sarebbe quello di riuscire a chiudere l'inchiesta che lo coinvolge senza conseguenze.

La querela e la trattativa in corso

La querela da parte della società che gestisce il duty free è stata formalizzata: Fassino avrebbe provato a rubare una boccetta di profumo Chanel da 130 euro. Come riporta il Corriere della Sera, però, per evitare di arrivare al processo sarebbe in corso una trattativa con l'obiettivo di convincere la società a ritirare la denuncia.

Nel frattempo l'azienda che gestisce il duty free ha già fatto sapere che vuole "tutelare la riservatezza dei protagonisti della storia", lasciando segreta la cifra trattata e ulteriori elementi sul caso. Fassino, intanto, ha aggiunto un secondo legale alla sua difesa, oltre allo storico avvocato Fulvio Gianaria. Si tratta dell'avvocato Andrea Miroli, di Civitavecchia, la cui procura indaga sul caso del profumo e a cui sono stati già inviati i video delle telecamere di sicurezza.

Il furto del profumo al duty free

Il tentativo di furto del profumo di Chanel all'aeroporto di Fiumicino risale alla metà dello scorso aprile, quando gli addetti al duty free lo hanno fermato. "Non ho tre mani, in una tenevo il troley, nell'altra il telefonino: ho appoggiato il profumo in tasca". Ma questa versione non ha convinto i dipendenti che lo hanno bloccato e allertato la sicurezza. Secondo loro aveva già tentato un furto simile la settimana precedente: sarebbero almeno sei i lavoratori disposti a testimoniarlo.

La seconda volta che Fassino veniva bloccato uno degli addetti al duty free avrebbe fatto un commento ironica. "Di nuovo?", avrebbe detto, a voce alta abbastanza da farsi sentire dall'eurodeputato scatenando la sua rabbia: "Come vi permettete?", avrebbe detto loro. Poi è scoppiata una lite fra Fassino e il gruppo, finita con la querela.

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