Famiglie da abusi: il gruppo dove genitori pedofili si scambiavano video delle violenze sui figli
Avevano creato una chat Telegram chiamata "Famiglie da Abusi", dove si scambiano foto e video che documentavano le violenze sessuali riguardanti i loro stessi figli minorenni, il racconto di fantasie di violenze sessuali su minori, oltre a i consigli per circuire bambini e adolescenti presentandogli gli atti sessuali come semplici giochi,ad altro materiale pedopornografico.
Da quanto si apprende le vittime delle violenze sessuali hanno tra i 2 e 15 anni. La Polizia Postale ha scoperto però il canale e ha arrestato cinque persone, mentre altre tre sono state denunciate. Arrestato quello che verrebbe definito un "insospettabile" padre di famiglia romano, e un altro uomo residente in provincia di Roma. In carcere è finito anche un dipendente comunale napoletano e un imprenditore residente nel bolognese.
Le indagini che hanno portato all'arresto dei papà pedofili
Mano a mano che gli specialisti delle analisi informatiche raccoglievano prove gli appartenenti al sodalizio venivano arrestati. Prima il pedofilo residente a Roma, poi l'imprenditore di Bologna: "La ricerca di elementi di prova a carico dell’imprenditore ha confermato l’impianto investigativo teorizzato, emergendo la condivisione da parte dell’indagato di un video autoprodotto, che vede il coinvolgimento di un minore appartenente al nucleo familiare. L'inchiesta è infine arrivata a Brescia e Messina, scoprendo altri due genitori pedofili che condividevano materiale che documentava gli abusi messi in atto all'interno del nucleo familiare. È stata denunciata anche una mamma che, al corrente degli abusi tra le mure domestiche, non avrebbe fatto nulla per impedirli.