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False scuse per non lavorare alla casa per madri maltrattate: perché Alemanno è stato arrestato

Gianni Alemanno avrebbe dovuto recarsi una volta a settimana nella struttura ‘Solidarietà e speranza’ gestita da Suor Paola D’Auria per insegnare l’italiano a bimbi e madri straniere.
A cura di Natascia Grbic
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Nella serata di ieri l'ex sindaco di Roma e segretario nazionale del movimento ‘Indipendenza!' Gianni Alemanno si è presentato dai carabinieri della stazione Monte Mario per essere condotto in carcere. Il tribunale di sorveglianza di Roma aveva infatti emesso un provvedimento d'urgenza contestandogli il non rispetto delle prescrizioni per l'affidamento ai servizi sociali: secondo quanto emerso da accertamenti condotti dal nucleo speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma, Alemanno avrebbe violato il divieto di incontrare pregiudicati, e fornito false giustificazioni per assentarsi dalla comunità per madri maltrattate in cui avrebbe dovuto svolgere i lavori socialmente utili.

I lavori presso la comunità ‘ Solidarietà e speranza'

A novembre 2023, infatti, all'ex sindaco la pena da scontare è stata commutata nello svolgimento di lavori socialmente utili presso la struttura ‘Solidarietà e speranza' gestita da suor Paola D'Auria, dove sono accolte donne vittime di violenza. L'ex sindaco avrebbe dovuto fare l'insegnate d'italiano per bimbi e madri straniere una volta a settimana. "Ci siamo sentiti come vecchi amici, mi ha chiesto se la notizia uscita sui giornali mi avesse creato problemi e gli ho risposto che lui qui viene a fare del bene e sono contenta di averlo", aveva dichiarato suor Paola D'Auria in merito alla notizia che Alemanno avrebbe svolto lì i lavori socialmente utili. Secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza, Alemanno avrebbe accampato false scuse per non svolgere i lavori, motivo per il quale il Tribunale di sorveglianza ha emesso il provvedimento d'urgenza, revocando i benefici per la messa alla prova.

L'udienza nelle prossime settimane

L'avvocato di Gianni Alemanno, Edoardo Albertario, ha dichiarato che presenterà una nuova istanza ai magistrati per ottenere una misura alternativa al carcere, nel quale – almeno per ora – dovrà scontare il residuo di pena dopo la condanna definitiva per traffico d'influenze. L'udienza, nella quale si deciderà se dare nuovamente il beneficio, dovrà essere fissata entro trenta giorni.

L'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è stato condannato a un anno e dieci mesi di reclusione nell'ambito dell'inchiesta ‘Mondo di mezzo' per traffico d'influenze, mentre l'accusa di corruzione era caduta. L'accusa per Alemanno riguardava lo sblocco dei pagamenti dell'azienda comunale Eur Spa in favore di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, anche loro condannati.

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