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Expo 2030, quando e come si decide la città vincitrice tra le candidate Roma, Busan e Riyad

Martedì 28 novembre è in programma, intorno alle ore 17, la votazione finale per decidere quale città tra Roma, Busan e Riyad ospiterà Expo 2030. Il voto è previsto durante l’Assemblea Generale del BIE che si terrà a Parigi.
A cura di Enrico Tata
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Il 28 novembre 2023 si terrà a Parigi l‘Assemblea Generale del BIE, Bureau international des expositions. Sarà quello il giorno in cui i 182 delegati dei Paesi membri voteranno per scegliere la città che ospiterà Expo 2030. Sono candidate Roma per l'Italia, Busan per la Corea del Sud e Riyad per l'Arabia Saudita. Il voto sarà a scrutinio segreto e probabilmente servirà il ballottaggio tra i due progetti più votati per scegliere la città che ospiterà Expo. Al primo turno, infatti, servirebbero 120 voti per vincere, ma nessuna delle tre città sembra poter raggiungere quella soglia. Il progetto di Roma, in particolare, prevede la rigenerazione urbana del quadrante di Tor Vergata, periferia Sud Est della Capitale. Stando a quanto si apprende, il voto dei delegati è previsto intorno alle ore 17 del 28 novembre.

Quando si vota per Expo 2030 e quali sono le città candidate

La votazione per scegliere la città che ospiterà Expo 2030 è previsto per martedì 28 novembre 2023, durante la 173esima Assemblea Generale del BIE, Bureau International des Expositions, che si terrà a Parigi.

Le città candidate a ospitare Expo 2030 sono tre: la città portuale di Busan, in Corea del Sud, Roma, la Capitale italiana, e Riyad, la Capitale dell'Arabia Saudita.

Come verrà decretata la città vincitrice sede dell'Expo 2030

I delegati dei 182 Stati membri del BIE esprimeranno a scrutinio segreto un voto per scegliere la città che ospiterà Expo 2030. Nel caso in cui vi siano più di due città candidate, come in questo caso, un Paese deve ottenere una maggioranza di due terzi per essere eletto al primo turno. Se nessuna candidatura ottiene la maggioranza di due terzi al primo turno (in questo caso significa raggiungere la soglia di 120 voti), andranno al ballottaggio, sempre a scrutinio segreto, le due città più votate.

Il piano della città di Roma per ospitare Expo 2030

Stando alle indiscrezioni, Riyad sembrerebbe in testa, ma ancora lontana dalla soglia dei 120 voti. La speranza di Roma è quella di arrivare al ballottaggio per puntare sui voti di Busan e sul ‘segreto dell'urna'. Secondo il comitato organizzatore la Capitale italiana può contare anche sulla storia e sui valori di cui la città è portatrice.

Il progetto di Roma prevede la riqualificazione dell'area di Tor Vergata e delle ‘Vele' di Calatrava. Come ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it l'assessore capitolino all'Urbanistica, Maurizio Veloccia, "Roma è in partita. La Capitale ha il progetto migliore, a detta di tutti. Noi siamo convinti di poter arrivare al ballottaggio e quindi alla finale. La vittoria è ovviamente un obiettivo, ma non è scontata, anche perché dobbiamo ricordare una cosa: abbiamo messo in campo la nostra storia, la nostra cultura e il nostro progetto, i nostri valori".

Il progetto di Roma prevede "di rigenerare una periferia urbana: Tor Vergata. L'idea di farlo in modo totalmente sostenibile, con la più grande comunità energetica europea, l'idea di mettere al centro la conoscenza, l'innovazione tecnologica e la ricerca scientifica".

Un rendering dell'area Expo a Tor Vergata
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