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Expo 2030, per Virginia Raggi Roma può vincere: “Soldi Riyad non possono comprare tutto”

Virginia Raggi, ex sindaca di Roma e presidente della Commissione Speciale Expo di Roma Capitale, è ottimista sul voto per Expo 2030: “Al ballottaggio Roma può farcela”.
A cura di Enrico Tata
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Roma, Riyad e Busan. Una città tra la Capitale italiana, quella dell'Arabia Saudita e il porto sudcoerano ospiterà Expo 2030. Il voto decisivo è in programma il 28 novembre. Si esprimeranno (con voto segreto) 182 delegati del B.I.E., Bureau International des Expositions, ed è previsto il ballottaggio in caso una delle tre sfidanti non raggiunga almeno 120 voti alla prima votazione. Riyad quasi sicuramente conquisterà più preferenze, ma non raggiungerà la soglia prevista per la vittoria al primo turno. E al ballottaggio Roma potrebbe farcela. 

Secondo Virginia Raggi, ex sindaca di Roma e presidente della Commissione Speciale Expo di Roma Capitale, "nessuna delle tre candidate sembra avere i numeri per farcela al primo turno, e, quindi, con grande probabilità si aprirà la fase del ballottaggio in cui, eliminata la città con meno voti (che ad oggi risulterebbe esser Busan), la sfida sarà tra Roma e Riyad". Così l'ex prima cittadina nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano La Notizia.

La speranza italiana, spiega Raggi, è quella di arrivare al ballottaggio e giocarsela puntando sul ‘segreto dell'urna': "Supponiamo di poter contare sui voti di Busan che convergeranno su Roma: del resto, se fino ad oggi sono rimasti immuni dalle ‘sirene saudite’ speriamo che lo rimangano anche dopo. Infine, occorre considerare che molti Paesi hanno promesso il voto a Riyad al primo turno… in conclusione, confidiamo nel segreto dell’urna, visto che non a caso Riyad avrebbe voluto rendere il voto palese!”.

Per l'ex sindaca, "Riyad che ha condotto una campagna elettorale estremamente disinvolta e a tratti spregiudicata, tanto da portare alcune persone a chiedere dai prossimi anni un maggiore controllo da parte del Bureau International des Expositions (B.I.E.) su tutte le fasi della competizione per evitare distorsioni che nulla hanno a che vedere con lo spirito di Expo”. In ogni caso, secondo Raggi l'Italia può affrontare il voto con ottimismo: "I soldi non possono comprare tutto!”.

Per Raggi la Capitale italiana ha da offrire non solo la sua storia e la sua cultura: "Roma è una città aperta e inclusiva ma sopratutto, in questa sfida, rappresenta i Paesi culla delle democrazie occidentali che tutelano i diritti civili, sociali e di libertà di tutte le persone. Non a caso, all’inizio di questo anno ben 12 ONG hanno scritto al B.I.E. segnalando le gravissime violazioni dei diritti umani di cui si è resa protagonista l’Arabia Saudita”.

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