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Ex professore di religione condannato a 12 anni di reclusione per violenza sessuale su minori

L’ex professore di religione Alessandro Frateschi è stato condannato a 12 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata su minore e tentata violenza sessuale su diversi studenti.
A cura di Alessia Rabbai
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Dodici anni di reclusone è la condanna che il giudice ha stabilito nei confronti di Alessandro Frateschi, l'ex professore di religione, ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata su minore e tentata violenza sessuale nei confronti di studenti. Questa la sentenza arrivata nella tarda mattinata di oggi, venerdì 19 luglio, a conclusione del processo che è stato celebrato con il rito abbreviato. Nei confronti di Frateschi il pubblico ministero aveva chiesto una condanna nove anni e quattro mesi di carcere. In Aula durante l'udienza erano presenti l'avvocato di alcune delle vittime Nicodemo Gentile, che si sono costituiti parte civile nel processo, e la garante dell'infanzia della Regione Lazio Monica Sansoni.

Gli abusi nel liceo Majorana di Latina

Frateschi aveva a suo carico una misura di custodia cautelare ed era finito ai domiciliari, poi sospeso dalla Curia arrivate le denunce. Dopo l'accusa di violenza sessuale aggaravata su un minore e di tentata violenza sessuale perpetrata nei confronti di tre studenti ne sarebbero arrivate delle altre. Per la Procura, tesi poi accolta dal giudice, Frateschi approfittava del suo ruolo di insegnante per avvicinare i giovani, cercando di conquistarsi la loro fiducia, per poi abusarne sessaulmente. Li adescava tramite messaggi a sfondo sessuale e in alcuni casi avrebbe tentato con loro degli approcci fisici. Episodi che come già raccontato da Fanpage.it avvenivano durante le lezioni di religione al Liceo scientifico Majorana di Latina.

Il racconto delle vittime

Secondo quanto emerso dalle indagini almeno quattro persone, due suore e due psciologi, erano a consocenza dei fatti, ma avrebbero mantenuto il silenzio. Una giovane, che abitava in una casa famiglia insieme a suo fratello, ha testimoniato riguardo agli abusi che quest'ultimo avrebbe subito e di aver conosciuto il professore. Il ragazzo ha trascorso le vacanze di Natale in casa dell'insegnante. E in quell'occasione si sarebbero consumate le violenze denunciate dai giovani ai carabinieri.

La confidenza era avvenuta con una psicologa, con l'intenzione di rivolgersi alle forze dell'ordine, cosa che non gli è stata permessa. L'adolescente avrebbe poi raccontato lo stesso allo psicologo di un'altra casa famiglia, che si sarebbe poi confrontato con una suora: anche in questi casi non sono partite le denunce. Solo poi con le denunce arrivate dal liceo Majorana, che hanno acceso i riflettori della Procura sulla vicenda, il diacono è stato arrestato.

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