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Evento dei fascisti nel VI Municipio, la presidenza: “Non lo sapevamo, sala chiesta dalla Lega”

Sta diventando un piccolo caso quello dell’evento organizzato dal gruppo fascista Azione Frontale nella sede del Municipio VI. Il presidente Nicola Franco ha dichiarato di non sapere nulla, mentre il vice presidente ha spiegato che la sala è stata chiesta dalla Lega.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Un'iniziativa di un'organizzazione fascista in una sede istituzionale. Questo quanto accadrà venerdì 7 gennaio nel Municipio VI, quello delle Torri, l'unico dove le elezioni sono state vinte dal centrodestra. Azione Frontale, gruppo di estrema destra che si autodefinisce "movimento politico rivoluzionario fascista e di ispirazione cattolica", ha infatti organizzato un evento dal titolo ‘La fondazione', che si dovrebbe tenere proprio nell'aula consiliare del Municipio VI. Si tratta della presentazione di un progetto che "vuole soprattutto essere un vero e proprio punto di riferimento per il futuro nei confronti di chi, come noi, ha scelto di vivere e dare se stesso per un'idea". Per chi non lo ricordasse, Azione Frontale è l'organizzazione che nel 2014, nella persona di Ernesto Moroni, spediva le teste di maiale alla comunità ebraica di Roma. In tempi più recenti, i militanti si sono invece improvvisati moderni vigilantes nelle cosiddette ‘passeggiate della sicurezza' per il quartiere di Tor Bella Monaca.

Ovviamente la presenza dell'organizzazione fascista all'interno delle sale del municipio ha sollevato un'ondata di proteste e indignazione. "È davvero possibile che un'iniziativa del genere sia stata legittimata dal Municipio? Il presidente e l'amministrazione municipale ne sono a conoscenza? È assolutamente urgente vietare un evento organizzato da chi sui propri canali ufficiali si definisce ‘fascista' in un'aula istituzionale", ha dichiarato la consigliera comunale del Pd Nella Converti. "È urgente – dichiarano Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, consiglieri di Sinistra civica ecologista di Roma Capitale – che il presidente del Municipio Nicola Franco chiarisca e annulli l'appuntamento. Riteniamo inaccettabile che i luoghi delle istituzioni vengano concessi a formazioni politiche che si richiamano al fascismo e che nulla hanno a che vedere con lo svolgersi della vita democratica dei nostri territori".

Interpellato da Adnkronos, il presidente del VI Municipio Nicola Franco – al centro della bufera durante le elezioni per le foto dove si faceva ritrarre nel saluto romano – ha dichiarato di non sapere nulla dell'iniziativa di Azione Frontale. "Non mi è mai arrivata alcuna richiesta da parte di Azione Frontale, non ne so nulla e non so chi abbia tirato fuori questa iniziativa e per quanto mi riguarda non è vera. Oltretutto la sala consiglio viene autorizzata dal presidente del Consiglio e non del Municipio, credo non sia arrivata a nessuno questa richiesta. Da quanto so io i capigruppo si sono accordati per concedere le sale solo ai partiti politici presenti nell'arco costituzionale. Smentisco mi sia arrivata una richiesta e comunque non sarebbe di mia competenza". Secondo quanto dichiarato invece dal vicepresidente del consiglio del Municipio VI, Flavio Mancini, la sala sarebbe stata chiesta dal gruppo della Lega del VI Municipio. "Ho chiesto delucidazioni al presidente Antonio Villino su una presunta iniziativa per il giorno 7 gennaio nell’aula consiliare del Municipio del gruppo di estrema destra Azione Frontale. Ha prontamente smentito dicendomi che la sala è stata concessa al gruppo “Lega VI municipio” a seguito di una richiesta scritta per un iniziativa culturale e a nessuno altro", ha dichiarato in una nota.

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