video suggerito
video suggerito

Evasi 3 detenuti dal carcere minorile di Casal del Marmo: hanno approfittato di una rissa per fuggire

Tre detenuti sono fuggiti nella giornata di domenica dal carcere minorile di Casal del Marmo. Indagano i poliziotti della Squadra Mobile, la Digos e gli agenti del commissariato Primavalle.
A cura di Natascia Grbic
78 CONDIVISIONI
Carcere minorile di Casal del Marmo, foto di Antigone.
Carcere minorile di Casal del Marmo, foto di Antigone.

Tre detenuti sono evasi dal carcere minorile di Casal del Marmo a Roma. Si tratta di tre ragazzi di origine tunisina che verso le 17.30 hanno scavalcato il muro di conta dell'istituto penitenziario e sono fuggiti facendo – almeno per il momento – perdere le loro tracce. Secondo le prime informazioni i ragazzi hanno approfittato di una rissa che coinvolto una cinquantina di detenuti: con il caos che si è creato sono riusciti ad avvicinarsi al muro e scappare.

Sul posto sono arrivati i poliziotti della Squadra Mobile, la Digos e gli agenti del commissariato Primavalle. Al momento le ricerche sono ancora in corso, i tre giovani non sono stati ancora individuati.

"Ormai non passa giorno in cui non succeda qualcosa di molto grave. Omicidi, suicidi, evasioni, risse, stupri, aggressioni al personale, proteste, devastazioni, ed è proprio il caso di dire, chi più ne ha più ne metta", ha dichiarato Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. "Persino Joe Biden in queste ore negli Usa ha rinunciato alla seconda corsa alla Casa Bianca, possibile che in Italia nessuno rinunci alle case di ‘custodia'? Possibile che non ci sia un minimo di pudore?. Sia chiaro che abbiamo ben presente che la più grossa responsabilità è della politica, ma se la politica e il Governo non danno risposte adeguate chi dirige e amministra – seppur in buona parte incolpevole – dovrebbe in qualche misura reagire. Non siamo ancora nel pieno dell'estate e sta accadendo di tutto, il rischio concreto è di arrivare all'autunno in condizioni ancora più disastrose. Ci vuole una risposta e chiunque abbia a cuore le sorti non solo dell'esecuzione penale e della giustizia, ma dell'intero Paese, ha l'obbligo quantomeno morale di dare dei segnali".

Sul caso è intervenuto anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, che ha dichiarato come "questa evasione sia la conseguenza dello smantellamento, negli anni, delle politiche di sicurezza dei penitenziari che il Sappe denuncia da anni. Smembrare la sicurezza interna delle carceri con vigilanza dinamica, regime aperto ed assenza di Polizia Penitenziaria favorisce inevitabilmente gli eventi critici, che sono costanti e continui".

"Questa fuga mette in luce la grave situazione in cui versa il nostro sistema penitenziario, compreso quello minorile – ha dichiarato la Fp Cgil in una nota – Anche in questo Istituto è stata superata la capienza massima prevista: attualmente ospita circa 55 detenuti, ma ha una capienza prevista di 45 posti, ed alcuni detenuti hanno fino a 25 anni. Sono tuttora in corso le ricerche dei tre ragazzi. Ma questa non è l’unica emergenza avvenuta ieri nelle carceri romane. Intorno alle 23.30 infatti, un detenuto di Regina Coeli, già ivi traferito per ragioni di ordine e sicurezza, dopo aver finto un malore ha aggredito gli agenti di polizia penitenziaria che erano andati a soccorrerlo, per poi dare fuoco ad un materasso. FP CGIL chiede quindi al sistema politico e amministrativo che governa le carceri di prendere immediati provvedimenti per risolvere queste gravi criticità, come il sovraffollamento delle strutture, la mancanza di personale penitenziario e di circuiti differenziati per detenuti con diverse problematiche, tra cui psicopatologie e dipendenze e l’assenza di adeguate politiche di sicurezza nelle carceri".

78 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views