Evade dai domiciliari per andare dalla fidanzata che sta male: arrestato, ma il giudice lo libera
Un uomo di quarant'anni è evaso dai domiciliari per andare dalla fidanzata. Ma la sua non è stata una fuga per futili motivi: la donna lo aveva chiamato perché si stava sentendo male. Lui, quindi, non ci ha pensato due volte e l'ha raggiunta, con l'intento di telefonare al medico non appena arrivato. Sfortuna ha voluto che proprio quella notte i carabinieri si sono presentati a casa sua verso mezzanotte per controllare che fosse in casa: quando hanno visto che non era presente lo hanno cercato, e una volta trovato per lui sono scattate le manette ed è stato portato in carcere.
La notizia è riportata da Il Messaggero. I carabinieri, non trovando l'uomo, hanno proceduto all'arresto. Il quarantenne poi, è comparso davanti al giudice per l'udienza di convalida, dove ha avuto modo di spiegare quanto accaduto. In aula ha raccontato che quella sera era stato chiamato dalla sua fidanzata, che si stava sentendo male. La donna aveva delle vertigini fortissime e si era messa a piangere: così lui, sapendo che era da sola e temendo la situazione potesse peggiorare, ha deciso di uscire di casa nonostante i domiciliare e andare a controllare come stesse.
Solo che proprio poco dopo sono arrivati i carabinieri. E da prassi, in questi casi, la persona che evade viene portata in caserma e poi tradotta in carcere, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Così è stato anche stavolta.
Il giudice ha creduto alla buona fede e alla versione dell'uomo. Così ha deciso di non aggravare la misura cautelare, mandandolo in carcere, e lo ha rimandato ai domiciliari, dove continuerà a scontare la sua pena.