Euronics licenzia 200 lavoratori e chiude punti vendita a Roma e nel Lazio
L'azienda Nova Spa, che svolge attività di commercio al dettaglio sotto l'insegna di Euronics, ha avviato una procedura di licenziamento per oltre 200 lavoratori a Roma e nel Lazio. Prevista anche la chiusura di alcuni punti vendita nel territorio regionale.
Preoccupati i sindacati Filcams-Cgil Roma Lazio, Frosinone e Latina e Fisascat-Cisl Roma Capitale, Rieti e Frosinone, che hanno appreso la notizia nel corso di un incontro alla Regione Lazio, a cui la Nova non si è presentata.
"Abbiamo indetto per ieri lo sciopero dei lavoratori delle società con insegna Euronics, con presidio di fronte alla Regione Lazio, per chiedere certezze e tutele per i dipendenti. Abbiamo una serie di preoccupazioni, una di queste ci è stata confermata nel corso dell'incontro che abbiamo avuto in mattinata proprio in Regione: due giorni fa Nova Spa, che ieri non si è presentata al tavolo, avrebbe aperto una procedura di licenziamento collettivo per una riduzione di circa 200 lavoratori nel Lazio, con la chiusura di alcuni punti vendita".
Per i sindacati la prospettiva è inaccettabile. La Regione Lazio ha convocato la società Nova con urgenza e "ci aspettiamo che l'azienda risponda al più presto: il sindacato ha il diritto di conoscere il destino dei lavoratori e di tutelarli al meglio. La Regione ha assicurato che si farà garante della tutela di centinaia di posti di lavoro".
Nel pomeriggio di ieri, spiegano ancora i sindacalisti in una nota, "siamo stati in presidio con i lavoratori per protestare contro l'annuncio di Nova Spa e per chiedere chiarezza e garanzie, ma anche per opporci al licenziamento, da parte di Nova Casale, di alcuni lavoratori tramite Whatsapp e per dire ‘no' all'applicazione, da parte di alcune società del marchio, di contratti pirata. Abbiamo preoccupazioni anche su alcune voci riguardanti la società Kus, della galassia Euronics. Chiediamo chiarezza e tutele, la nostra voce deve essere ascoltata".