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Estorce soldi ad aziende minacciando di avvelenargli il vino, condannato a 4 anni di carcere

“Paga o avveleno il vino” così un 48enne minacciava le aziende vinicole e di acqua minerale per estorcere soldi. Il giudice lo ha condannato a 4 anni di carcere.
A cura di Alessia Rabbai
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Quattro anni di carcere è la condanna che il giudice ha emesso nei confronti di un uomo di quarantotto, di professione informatico, che estorceva soldi ad aziende vinicole e produttrici di acque minerali. "Paga o ti avveleno il vino" diceva, le minacce, tra le altre aziende, erano dirette anche a quella di Bruno Vespa. Il giornalista sarebbe stato contattato come a giugno 2022. Il verdetto come riporta La Repubblica è arrivato al termine di un processo che è stato celebrato con il rito abbreviato.

Il giudice ha riconosciuto fondate le tentate estorsioni che l'imputato avrebbe compiuto nei confronti di vari imprenditori, mentre ha stralciato il procedimento relativo appunto a Vespa. Per l'accusa l'informatico com'è emerso dalle indagini prendeva di mira le aziende alle quali per lui conveniva contattare per tentare di estorcere denaro. le sue richieste sotto minaccia andavano da un minimo di 20mila fino a 200mila euro in criptovalute. Il ricatto consisteva nel fatto che se non glieli avessero dati avrebbe avvelenato le confezioni in vendita nei supermercati.

Ciò che aveva in mente era recarsi nei punti vendita e contaminare le bevande cianuro e tallio con una siringa. In realtà non lo faceva veramente: si filmava a casa mentre forava le confezioni e faceva finta di farlo, inviando i video alle aziende. Nessuna di queste gli ha mai dato soldi, anzi, lo hanno denunciato alla polizia postale. A suo carico gli investigatori hanno scoperto che aveva già da precedenti per estorsioni e frodi informatiche. Così è finito a processo ed è stato condannato.

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