Esplosione e crollo in centro migranti a San Lorenzo Nuovo (Viterbo): almeno 30 feriti, anche bimbi
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Esplosione nella notte di oggi, sabato 11 novembre, intorno all'una, in un centro di accoglienza per richiedenti asilo nella zona industriale di San Lorenzo Nuovo, provincia di Viterbo. Stando a quanto si apprende, 30 persone sono rimaste ferite, sono state soccorse e trasportate d'urgenza in diversi ospedali della zona. Tra i feriti ci sarebbero anche dei bambini. La struttura è infatti destinata all'accoglienza di nuclei familiari e al momento dell'esplosione c'erano all'interno circa 30 persone. E tutte, ha riferito il sindaco del paese, Massimo Bambini, sono state trasportate in ospedale per essere sottoposte ad accertamenti. Tra i più gravi non ci dovrebbero essere minorenni, ma una persona è stata trasportata in elicottero a Roma, dove si trova tuttora ricoverata in coma e intubata.
Indagini in corso per accertare le cause dell'esplosione a San Lorenzo Nuovo
In corso gli accertamenti per determinare le cause dell'esplosione, affidati alla polizia di Viterbo. Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e le forze dell'ordine. In particolare sono arrivate ambulanze da Bolsena, Montefiascone e Acquapendente, ma anche gli uomini della Protezione Civile di San Lorenzo Nuovo. La prefettura di Viterbo ha immediatamente attivato il Centro operativo comunale per coordinare l'emergenza e i soccorsi. Arrivati sul posto anche tre elicotteri e le unità cinofile.
Il sindaco: "Possibile fuga di gas"
Il sindaco Bambini, ha dichiarato, in merito alle possibili cause dell'incidente: "C'è stata un'esplosione, forse per una fuga di gas, ma sarà l'inchiesta a chiarire le cause esatte di quanto avvenuto".
"L'emergenza è finita e per fortuna non vi sono state conseguenze negative, saranno le indagini a chiarire cosa ha causato l'esplosione. Siamo stati subito allertati e ci siamo attivati", ha aggiunto il sindaco all'agenzia di stampa Lapresse.
Massimo Fiano, comandante provinciale dei carabinieri, ha confermato al Tg1: "I feriti sono una trentina, ci sono anche alcuni bambini. Al momento tutte le persone sono state individuate e questo ci ha condotto a pensare che non sia rimasta alcuna persona sotto le macerie".
I pm di Viterbo, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, hanno aperto un fascicolo di indagine sulla vicenda.
Secondo i titolari della società Ospita, gestori della struttura di accoglienza, hanno spiegato che "all'interno della struttura non esistevano impianti a gas, sia per il riscaldamento che per l'uso cucina, dovremo appurare le origini dell'esplosione, noi ci riteniamo parte lesa".