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Esami di terza media al Bambino Gesù, la tesi di Matteo: “Ero spensierato, ora lotto per vivere”

La tesi di Matteo, uno dei bimbi ricoverati al Bambino Gesù, che hanno sostenuto gli esami di terza media in ospedale: “Nonostante il periodo difficile ricorderò sempre che mi hanno insegnato che nonostante tutto la vita è meravigliosa”.
A cura di Enrico Tata
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"Sono passato dall'essere un ragazzo spensierato, che aveva come unico obiettivo essere felice, a lottare per poter vivere", scrive nella sua tesina Matteo, uno dei 12 bambini che hanno sostenuto gli esami di terza media all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Scrive ancora Matteo:

“Mi sono ritrovato a combattere con una malattia molto più grande di me – ha scritto Matteo nel messaggio che ha indirizzato alla commissione concludendo la sua tesina incentrata sui diritti umani – e come me c’erano tantissimi altri ragazzi. Abbiamo visto i nostri corpi cambiare forma, rinunciando spesso alle cose che più amavamo, come lo sport, gli amici e le passioni. Mi hanno sempre detto “dai, devi solo avere pazienza”, ma per loro era facile parlare dato che in Ospedale c’ero io. Quando entri scopri tante cose che solo chi le vive può capire ed è qui che ho imparato che vivere è un diritto di tutti, me lo hanno insegnato tutte le persone meravigliose che in Ospedale combattono a fianco a noi, medici, infermieri e professori che non hanno mai smesso di credere che noi tutti saremo riusciti a combattere questa battaglia. Nonostante il periodo difficile ricorderò sempre che mi hanno insegnato che nonostante tutto la vita è meravigliosa”.

Il progetto Scuola in Ospedale è nata nella sede del Gianicolo del Bambino Gesù 50 anni fa, nell'anno scolastico 1975/1976 e oggi in tutte le sedi, anche quelle di Palidoro e Santa Marinella, i ragazzi possono frequentare le lezioni della loro classe d'età, dalle elementari fino al liceo. "La possibilità di continuare il percorso scolastico anche quando si è ricoverati è parte integrante della cura di bambini e ragazzi. Ai giovani pazienti costretti a rinunciare a tanti aspetti della propria età, viene risparmiato il disagio di perdere il contatto con i propri coetanei e di rimanere indietro nella formazione culturale", spiega l'ospedale.

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Sono stati oltre 4mila i ragazzi seguiti dalla scuola del Bambino Gesù nell'anno scolastico che si è appena concluso. Nell'ospedale, infatti, ci sono bambini ricoverati per mesi, ma anche piccoli pazienti costretti nei reparti per brevi periodi. Anche in questo caso, però, hanno la possibilità di non perdere neanche un giorno di scuola, con percorsi dedicati e personalizzati e docenti provenienti dalle scuole di Roma. Per i bambini e ragazzi lungodegenti, spiega ancora il Bambino Gesù, "si provvede alle normali procedure di valutazione, scrutini ed esami, come quelli di terza media svolti in questi giorni".

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