“Eroi, avete ucciso quello scimpanzé”: denunciato l’autore del post d’insulti contro Willy
È stato rintracciato e denunciato l'autore del post pubblicato su Facebook contro Willy Monteiro, in cui compariva la frase: "Come godo che avete ucciso quello scimpanzé, siete degli eroi". La polizia postale è risalita a un ragazzo di ventitré anni, studente universitario ed esperto di informatica, residente a Treviso. Il ventitreenne trascorse poche ore dal delitto che ha scosso Colleferro e l'Italia intera, ha condiviso sulla bacheca Facebook di un profilo falso il suo odio e la sua intolleranza razziale arrivando appunto a definire ‘eroi' gli assassini di Willy, per ‘aver ucciso una persona di colore', definendolo ‘scimpanzé' . A seguito delle indagini condotte dagli agenti della polizia postale è emerso che il giovane si connetteva ai social network attraverso provider esteri, utilizzando tecniche di anonimizzazione in grado di mascherare le tracce informatiche della navigazione, convinto che sarebbe stato impossibile rintracciarlo. La polizia postale di Roma e Latina, con la collaborazione dei colleghi specialisti di Firenze, è riuscita a risalire al responsabile, grazie ad un'attenta e meticolosa indagine, con l'utilizzo delle più moderne tecniche di analisi informatica e di ricostruzione del traffico telematico. I poliziotti lo hanno rintracciato presso un albergo del capoluogo toscano e lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina che coordina le complesse indagini informatiche.
Gli insulti sui social a Willy Monteiro
Il ragazzo, denunciato per gli insulti sui social a Willy Monteiro, nascondendosi dietro al profilo falso e sicuro di non essere scoperto, ha pubblicato un messaggio offensivo alla memoria del giovane massacrato di botte nella notte tra il 5 e 6 settembre a Colleferro e per il quale sono al momento indagati per omicidio volontario quattro ragazzi, tre in carcere e uno ai domiciliari. "Come godo che avete tolto di mezzo quello scimpanzé, siete degli eroi" si leggeva nel post, poi cancellato, accompagnato dalla foto dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, tra i ragazzi arrestati insieme a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Il post ha ricevuto migliaia di condivisioni e commenti, suscitando lo sdegno dei utenti per la frase che oltraggiava il ricordo del giovane di Paliano, che lo hanno segnalato alle forze dell'ordine.