“Era sconvolta”: così il benzinaio che ha soccorso la 22enne sopravvissuta a Cisterna di Latina
"È arrivata in pigiama, era spaventatissima. Mi ha detto che era inseguita da un uomo armato di pistola che aveva già sparato alla madre e alla sorella, che le hanno fatto da scudo". Questo è quanto raccontato a Simona Berterame di Fanpage.it da un benzinaio che lavora a pochi metri di distanza dalla casa in cui, nel pomeriggio di ieri, un maresciallo della Guardia di Finanza di 30 anni, Christian Sodano, ha sparato alla madre e alla sorella della ex fidanzata. Le due vittime, Renèe Amato e Nicoletta Zomparelli, avevano 49 e 19 anni.
L'abitazione, dove oggi sono tornati i poliziotti per un secondo sopralluogo, è una villetta isolata e circondata dai campi. La ragazza è riuscita a salvarsi chiudendosi in bagno. Da lì sarebbe scappata, forse scappando dalla finestra. E avrebbe chiesto aiuto nel posto più vicino, proprio alla pompa di benzina.
"La ragazza è arrivata dai campi – continua – Abbiamo lasciato la ragazza nel gabbiotto, noi siamo corsi a chiamare i carabinieri. Fortunatamente a pochi passi da qui si trovava una pattuglia e sono subito intervenuti. Nel frattempo la ragazza è rimasta nell'ufficio, non potevo farla uscire. Dopo meno di un'ora sono arrivati anche i poliziotti".
La testimonianza del benzinaio a Cisterna di Latina sul duplice omicidio
"Io conosco la madre e il padre, che sono miei clienti – aggiunge – Quando l'ho vista arrivare non ho immediatamente capito cosa fosse successo. Era sconvolta. Mi ha detto che la stavano inseguendo, ma non avevo capito chi né perché. Poi mi ha detto che l'ex fidanzato aveva sparato alla madre e alla sorella. Mi ha detto che voleva chiudere il rapporto con il ragazzo e lui ha tirato fuori la pistola".
Il duplice femminicidio è avvenuto ieri pomeriggio, martedì 13 febbraio, nel quartiere di San Valentino a Cisterna di Latina. Era ancora giorno quando la ragazza è corsa verso la pompa di benzina in cerca di aiuto. Nel frattempo il finanziere raggiungeva lo zio a Latina: è lì che è stato arrestato dalla Squadra Mobile. Ora si trova sotto interrogatorio.
Nel pomeriggio di ieri, anche Desyrèe Amato è stata ascoltata dai carabinieri. Ha raccontato loro quanto accaduto, dall'arrivo in casa dell'ex fidanzato ai colpi esplosi verso la madre e la sorella. Il padre delle ragazze, che lavora come ortofrutticolo, non si trovava in casa al momento dei femminicidi.
Uccide la madre e la sorella della ex: il femminicidio a Cisterna di Latina
Sodano è arrivato nella casa in cui si trovava le tre donne e ha iniziato a litigare con la ex fidanzata. È diventato così aggressivo e violento che la madre e la sorella della ragazza sono intervenute per aiutarla. Quando lui ha estratto la pistola d'ordinanza e l'ha puntata verso le donne.
Madre e sorella della ex si sono messe fra la ragazza e l'ex fidanzato armato. È stato un attimo. Lui ha premuto il grilletto e il primo colpo è esploso. Secondo quanto appreso da Fanpage.it, sarebbero stati almeno due gli spari. Uno di questi avrebbe raggiunto una delle due donne alla testa. La ventiduenne, scampata agli spari si è rifugiata in bagno, da dove poi sarebbe fuggita per far scattare l'allarme.