Enrico Varriale, la seconda donna che lo ha denunciato ha un trauma cranico
Ha un trauma cranico non commotivo la donna che nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi ha denunciato Enrico Varriale di averla schiaffeggiata. Questo sarebbe il referto del pronto soccorso di cui è entrata in possesso La Repubblica rispetto alle conseguenze riportate dalla donna finita in ospedale e refertata con quattro giorni di prognosi. Ceffoni a seguito dei quali avrebbe battuto la testa. La documentazione dell'ospedale Agostino Gemelli di Roma ora è in mano agli inquirenti, che svolgeranno le opportune verifiche sulla vicenda. La donna in questione è la seconda che lo ha denunciato e il caso è in mano agli agenti della Polizia di Stato, così come per l'esposto presentato dalla prima donna nei confronti di Varriale. Per le accuse che gli sono state rivolte da un'altra l'ex vicedirettore di Rai Sport è finito a processo per stalking e lesioni e ne dovrà rispondere davanti al giudice in aula. Per le accuse rivolte dalla seconda donna invece al momento non sono stati presi provvedimenti.
Varriale respinge le nuove accuse
Varriale ha respinto le nuove accuse, raccontando ad Ansa la sua versione dei fatti rispetto a quanto accaduto mentre era insieme alla seconda donna che lo ha denunciato: "È entrata in casa e come una furia e ha iniziato a distruggermi casa – spiega – Piatti. Bicchieri, soprammobili, qualunque cosa le capitava sotto mano mi veniva tirata addosso e distrutta. Ho provato a bloccarla ed ha cominciato ad urlare ‘non mi toccare, ti denuncio'. Ha preso il telefono e chiamato la Polizia e l'autoambulanza. Prima dell'arrivo degli agenti è uscita di casa e non ho saputo più nulla".
Varriale è a processo per stalking e lesioni
A segiuoto della denuncia presentata in Commissariato dalla prima donna, il telegiornalista è finito al processo. La gip ha infatti definito la sua "una personalità aggressiva e provocatoria, incapace di autocontrollo". Varriale anche in questo frangente ha raccontato la sua versione dei fatti: "Ci siamo colpiti tutti e due, ma non l'ho picchiata e non le ho mai messo le mani al collo – spiega – alla fine avevo l'occhio pesto, quello messo peggio ero io". La donna ha dichiarato invece di essere stata picchiata. Percosse per le quali ha dovuto ricorrere a cure mediche e si è recata in ospedale, dove ha ricevuto una prognosi di cinque giorni. Agli inquirenti ha raccontato: "Mi ha stretto le mani attorno al collo mentre cercavo di difendermi".