Enrico Letta chiede al PD unità sul nome di Gualtieri: Monica Cirinnà rinuncia alle primarie
Lo avevamo scritto solo due giorni fa: Monica Cirinnà, con l'appoggio di alcuni esponenti dem e della sinistra di Liberare Roma, era pronta ad ufficializzare la sua corsa alle primarie del centrosinistra sfidando il compagno di partito Roberto Gualtieri. Una scelta dettata dalla mancanza di una donna nella competizione, ma anche soprattutto per trasformare le primarie una sfida vera e non solo nella semplice incoronazione del candidato della segreteria del PD.
Ma ieri Enrico Letta in direzione è stato chiarissimo, chiedendo l'unità di tutto il partito sul nome di Gualtieri. E Cirinnà così rinuncia alla corsa: "Oggi si interrompe il mio sogno di correre per la mia città. C'è una sola strada ed è quella dell'unità". E poi ha aggiunto, non risparmiando una critica alla bizantina e infruttuosa trattativa con il Movimento 5 Stelle: "Siamo in ritardo abbiamo atteso troppo tempo".
Bene ricordare che alle primarie vinte da Ignazio Marino il Partito Democratico espresse diverse candidature di peso. Oltre a quella dell'ex sindaco l'attuale Commissario europeo Paolo Gentiloni e il presidente dell'Europarlamento David Sassoli. Ma questa volta no, uno per tutti e tutti per uno, con buona pace di una competizione che rischia di essere una scatola vuota e poco partecipata.
Amedeo Ciaccheri, portavoce di Liberare Roma, va all'attacco: "Comprendiamo la scelta di Monica Cirinnà, per noi rimane una figura importante della sinistra della città. Ora con Liberare Roma valuteremo il da farsi. Certo è che l'unica cosa che non si può fare sono primarie finte, perché indebolirebbero la coalizione. Servono primarie vere e contendibili anche e soprattutto con candidate donne e femministe. Altrimenti bisogna avere tutti il coraggio di dire che Gualtieri è il candidato che convince la gran parte delle forze della coalizione e non perdere tempo in primarie inutili mentre Raggi e Calenda fanno campagna e conquistano consenso ogni giorno".