Ennio ancora non può rientrare in casa: “Dopo lo sgombero apposti i sigilli autorità giudiziaria”
Il signor Ennio Di Lalla è diventato, suo malgrado, protagonista di una vicenda che dalla periferia di Roma ha assunto un rilievo nazionale. L'ottantaseienne, residente nel quartiere Don Bosco alla periferia Sud di Roma, si è visto la casa occupata da delle estranee ritrovandosi all'improvviso senza un tetto ospite di un parente. Nonostante le denunce ci sono volute tre settimane per rientrare – lo scorso venerdì – nella sua casa, che ha trovato completamente sotto sopra.
Ennio dovrà aspettare ancora qualche giorno
Ma l'anziano, incredibilmente, dopo aver festeggiato si è visto di nuovo fuori l'appartamento che è stato messo sotto sequestro giudiziario dal magistrato che ne ha ordinato lo sgombero. In questo momento infatti il signor Ennio è nominato custode giudiziario della casa dove sono stati apposti i sigilli, la sua casa, e dovrà attendere ancora qualche giorno prima di prendere completamente possesso dell'abitazione e ritrovare così la serenità nella speranza di ritrovare le sue cose tutte al loro posto.
L'occupante: "Non sapevamo dove andare"
"Pensavo nella casa non ci fosse nessuno e non sapevo dove andare". La donna di ventotto anni che ha occupato la casa di Ennio si è giustificata così, ed è stata denunciata dai carabinieri della Compagnia Cinecittà per i capi d'imputazione di danneggiamento e invasione di terreni o edifici. La donna ha rischiato di essere linciata nel giorno dello sgombero, allontanata tra gli insulti e le urla degli abitanti del quartiere. Una storia emblematica quella della casa del signor Ennio, dove da un'ingiustizia nasce un'altra ingiustizia.