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Emmanuele Catananzi travolto e ucciso a Tor Bella Monaca: conducente indagata per omicidio stradale

Continuano le indagini sull’incidente: è stata disposta l’autopsia sul corpo e l’automobile è stata sequestrata. Indagata per omicidio stradale la donna al volante.
A cura di Beatrice Tominic
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Via dell'Archeologia, dove è avvenuto il tragico incidente e il ragazzo investito e ucciso.
Via dell'Archeologia, dove è avvenuto il tragico incidente e il ragazzo investito e ucciso.

Lo avrebbe travolto dopo una manovra improvvisa per evitare un'altra automobile: "Era sbucata fuori da via Carlo Lambruzzi, poi non ricordo più niente", ha dichiarato a il Messaggero la donna alla guida della Bmw che ha investito il 30enne Emmanuele Kleber Catananzi a Tor Bella Monaca nel pomeriggio di giovedì scorso, 9 febbraio 2023, verso le due e mezza.

I test di alcol e droga hanno dato esito negativo: la donna, una 46enne, si era messa al volante senza essere in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanza stupefacenti, ma è comunque indagata per omicidio stradale. Accanto a lei, al momento dello schianto, si trovava il figlio maggiorenne.

L'incidente in via dell'Archeologia

Emmanuele Catananzi stava procedendo sul marciapiede, in via dell'Archeologia, al telefono con la sua ragazza, quando l'automobile, di grossa cilindrata, è uscita fuori strada e si è schiantata contro gli altri veicoli in sosta. Proprio una delle macchine in sosta è stata scaraventata sul marciapiede, ha urtato e travolto il ragazzo. Schiacciato fra i veicoli, a nulla è servito l'arrivo degli operatori del 118 che lo hanno trasportato d'urgenza al policlinico di Tor Vergata, dove è morto poco dopo.

Proseguono le indagini

Sul luogo dell'incidente sono arrivati gli agenti della squadra della Polizia Locale del VI Gruppo Le Torri. A loro la donna al volante ha raccontato di non ricordarsi molto, a parte l'arrivo di un altro veicolo all'improvviso. Sono ancora in corso le verifiche da parte degli agenti: nessuna delle testimonianze raccolte, infatti, avrebbe fatto riferimento a questo ulteriore mezzo sul luogo del sinistro.

Nel frattempo la Bmw è stata posta sotto sequestro e presto sarà effettuata una perizia tecnica disposta dalla Procura per valutare guasti o anomalie: secondo le testimonianze raccolte, l'automobile stava viaggiando ad alta velocità. Disposta, proprio ieri, l'autopsia sul corpo di Emmanuele.

Investito mentre era in videochiamata

"Speriamo che si faccia al più presto per non aumentare ancora il grande strazio che stiamo vivendo", ha dichiarato la sorella della vittima, Debora, che aveva quattro anni più di lui. "Ci siamo trasferiti insieme a Roma dalla Calabria, Santa Cristina d’Aspromonte, per lavorare, lui aveva trovato un impiego come cameriere e abitava con la fidanzata – ha spiegato – Quando è stato investito era in videochiamata con lei, si trovava sul marciapiede, pensava di essere al sicuro".

Proprio la videochiamata potrebbe essere utile per trovare maggiori dettagli su quanto avvenuto. "All'improvviso ho sentito un tonfo – ha spiegato la fidanzata di Emmanuele – Poi un ragazzo gli ha preso il telefono e ha cambiato inquadratura: Emmanuele era sotto all'automobile dalla vita in giù, stavano provando a rianimarlo".

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