Emergenza rifiuti, non solo Roma: nel Lazio si ricicla poco e male
Soltanto l'1,3% dei comuni della regione Lazio è "Rifiuti Free": parliamo di 5 comuni su 378 totali. E, ovviamente, fra questi non figura neppure un capoluogo di provincia. Peggio del Lazio soltanto la Puglia, dove la percentuale degli esempi virtuosi è pari allo 0,4%.
Questa la situazione rifiuti del Lazio riportata da Legambiente nel report annuale sui Comuni Ricicloni, presentata qualche giorno fa. Sono troppi, ancora troppo pochi, i comuni Rifiuti Free, cioè quelli che contengono la produzione di rifiuto da avviare a smaltimento entro i 75 kg/ab/anno nel Lazio. Non soltanto: secondo le stime di quest'anno e di quelli passati, il centro resta indietro rispetto a nord e sud Italia, presentando il 4,8% dei comuni virtuosi contro, rispettivamente, il 67,2% e il 28,0%.
Diffondere le buone pratiche per aumentare la possibilità di riciclo e l'economia circolare: questa la sfida e l'obiettivo di Legambiente che, rispetto all'anno scorso, conta 39 comuni virtuosi in più rispetto al 2022. "Viene così superato il numero più alto mai raggiunto nell’ambito dell’iniziativa, pari a 623", viene specificato nel report. Di questi 409 sono piccoli comuni, con un numero di abitanti sotto i 5mila abitanti.
I comuni virtuosi nella regione Lazio
Due in provincia di Frosinone, uno in provincia di Viterbo e altri due a Roma: ecco quali sono i comuni Rifiuti Free della regione Lazio. Tre rientrano in quelli più piccoli, dove il numero di abitanti resta al di sotto (e anche di parecchie unità) dei 5mila abitanti. Si tratta dei due del frusinate San'Ambrogio sul Garigliano e Colle San Magno, rispettivamente di 876 e 663 abitanti. Al terzo posto Graffignano, nel viterbese, con 2254 abitanti. Un solo comune tra i 5mila e i 15mila abitanti, Sacrofano (7380 abitanti), mentre fra quelli di oltre 15mila figura Fonte Nuova (32684 abitanti).