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Emergenza rifiuti Roma

Emergenza rifiuti, l’avvocatura dice che Virginia Raggi non ha poteri per riaprire le discariche

Secondo i legali dell’Avvocatura della Città Metropolitana di Roma, la sindaca Virginia Raggi non può imporre la riapertura di una discarica, in questo caso di quella di Albano Laziale, per accogliere i rifiuti della Capitale. Questa strada, hanno fatto sapere a Raggi gli esperti dell’Avvocatura, “non è percorribile”.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi non può ordinare la riapertura di alcune discariche del Lazio. Questo il parere dell'avvocatura della Città Metropolitana di Roma, presieduta dalla stessa prima cittadina della Capitale. Ma la sindaca non ha intenzione di mollare, nonostante le raccomandazioni degli avvocati, e l'iter per l'ordinanza di riapertura della discarica di Albano Laziale sta andando avanti. Non si tratta di una questione legata allo smaltimento dei rifiuti, ma di competenze: semplicemente la sindaca della Città Metropolitana non potrebbe imporre nulla in questo campo. Questa strada, hanno fatto sapere a Raggi gli esperti dell'Avvocatura, "non è percorribile". Secondo l'agenzia Dire, per i legali la prima cittadina non avrebbe i poteri e le competenze per imporre la riapertura di una discarica per accogliere i rifiuti della Capitale. Lo possono fare il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco del comune che ospita il sito, in questo caso quello di Albano Laziale (che ha già annunciato il ricorso al Tar contro l'eventuale ordinanza). Questo è previsto dal Testo Unico dell'Ambiente e anche da una sentenza del Consiglio di Stato sull'ex Ilva di Taranto. Tra l'altro Raggi si trova in evidente conflitto di interesse, dato che è sindaca di Roma e anche sindaca della Città Metropolitana (l'ex Provincia).

Il Pd all'attacco: "Ennesima gaffe della sindaca Raggi"

"Da quanto si apprende l’avvocatura della Città Metropolitana ‘boccia’ la Raggi e la sua ordinanza con cui voleva riaprire la discarica di Albano: la sindaca non ne avrebbe le competenze. Quindi Roma si trova nel bel mezzo di un’emergenza rifiuti e la Raggi non è in grado di trovare una soluzione né come Sindaca di Roma né come Sindaca della Città Metropolitana e necessita, ancora una volta, del soccorso della Regione Lazio", ha commentato la notizia Marta Leonori, capogruppo Partito democratico della Regione Lazio. "Ennesima gaffe del Campidoglio, che pensava di risolvere la questione rifiuti con un'ordinanza per riaprire la discarica di Albano. Peccato sembri che la sindaca non abbia le competenze per redigere un'ordinanza con poteri commissariali, come parrebbe certificato da un parere dell'avvocatura della Città Metropolitana rilanciato dalle agenzie", le parole del segretario regionale del Pd, Bruno Astorre.

Raggi vorrebbe la riapertura della discarica di Albano Laziale

La scorsa settimana la sindaca Raggi ha chiesto di predisporre un'ordinanza urgente per imporre la riapertura della discarica di Albano Laziale. L'obiettivo è quello di portare lì circa 200mila tonnellate di rifiuti. "L'inerzia della Regione Lazio ci costringe a questa decisione per evitare il peggioramento della crisi e conseguenze igienico-sanitarie per le persone. Su cinque discariche previste dalla Regione, soltanto due sono attive. E ad agosto chiudera' anche quella di Civitavecchia. Non hanno pensato a un'alternativa seria. Scaricano i problemi e la loro inefficienza sugli altri", ha detto la sindaca.

Sulla discarica di Albano, tuttavia, peserebbe anche un problema tecnico. L'impianto è chiuso dal 2016 in seguito a un incendio che ha distrutto il tmb ad esso collegato. In primo luogo sei invasi della discarica sarebbero già pieni e il settimo avrebbe una capienza di 200mila tonnellate. In secondo luogo in questo impianto potrebbero andare soltanto rifiuti post trattamento Tmb e per quelli indifferenziati non ci sarebbero neanche le autorizzazioni.

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