Emergenza coronavirus: nel Lazio richiamati rianimatori e anestesisti in pensione
Nonostante le assunzioni messe in campo in questi mesi, per far fronte all'emergenza sanitaria in atto, la Regione Lazio decide di richiamare in servizio il personale in quiescenza con un apposito bando. Si cercano soprattutto anestesisti e rianimatori, fondamentali per attivare nuovi reparto e posti letto di terapia intensiva. Medici in pensione richiamati in corsia per affrontare le prossime durissime settimane.
Nuove assunzioni nella sanità del Lazio
L’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio rivendica il lavoro fatto delle assunzioni: “Da inizio pandemia nel Lazio sono entrate in servizio 3.370 unità di personale sanitario: di cui 855 medici, 1.558 infermieri e 957 altre professioni sanitarie". Ma potrebbe non bastare. Per questo "da lunedì sarà pubblicato un bando per il reclutamento straordinario di personale medico in quiescenza, in particolar modo nella disciplina di anestesia e rianimazione". Un provvedimento presentato come essenziale in questo momento.
Anestesisti e rianimatori: "Figure cronicamente carente a livello nazionale"
"Sarà l'azienda Ospedaliera San Giovanni a svolgere la procedura di reclutamento online. Questo avviso di reclutamento è indispensabile vista la cronica carenza, a livello nazionale, di alcune figure che sono molto al di sotto del fabbisogno necessario”, conclude la nota.
Passata la prima notte di coprifuoco a Roma e nel Lazio, la curva dei contagi continua a preoccupare e nonostante gli sforzi messi in campo le strutture sanitarie cominciano a essere sotto pressione. Ieri si sono registrati 1389 nuovi positivi e 11 morti. Nella capitale sono stati 605 i contagi.